Rifiuti: dal 1° giugno Siculiana chiude ai comuni del Palermitano, ma c’è ottimismo

La proprietà della discarica agrigentina teme di raggiungere presto la saturazione

PALERMO, 20 maggio – C’è moderato ottimismo, ma anche la consapevolezza che il problema non va trascurato negli uffici del dipartimento regionale ai Rifiuti per la paventata chiusura della discarica di Siculiana ai comuni della provincia di Palermo.

Un’eventualità che metterebbe in serie difficoltà, oltre che gli uffici della Regione, anche tante amministrazioni comunali, Monreale compresa, che si troverebbero di colpo a dover affrontare un’eventuale emergenza rifiuti cui, al momento attuale, nessuno vuole pensare.
La “dead line”, quella che fa da spartiacque a questo paventato problema è quella del prossimo 31 maggio, data dopo la quale la proprietà della discarica di Siculiana, la famiglia Catanzaro, in pratica, ha fatto sapere che accoglierà i rifiuti provenienti dalla provincia di Agrigento, ma non di Palermo, che quindi, di colpo, si troverebbero con la grana stoccaggio.
Catanzaro vorrebbe che l’abbancamento quotidiano non superasse le 800 tonnellate, contro le 1.300 che sopporta in questo periodo in cui una deroga “alleggerisce” lo stoccaggio quotidiano a Bellolampo, sede “fisiologica” per molti dei Comuni della provincia di Palermo, che viene trnuto sotto controllo a vantaggio proprio del capoluogo.
Un prolungato conferimento così massiccio, è il timore della ditta Catanzaro, darebbe una notevole accelerata all’esaurimento della discarica di Siculiana, già vicina alla sua capacità di abbancamento. Se a queste preoccupazioni si sommano i ritardi con cui molto spesso i Comuni pagano la ditta per poter conferire i loro rifiuti, si comprendono meglio forse le esigenze imprenditoriali.
Dal 1° giugno, pertanto, se non succede nulla di nuovo, i Comuni palermitani non potranno più entrare a Siculiana. Toccherà alla Regione prendere in mano questa patata bollente ed effettuare una difficile opera di mediazione per scongiurare un’emergenza rifiuti che sarebbe difficile da gestire.