Il conferimento “comodo” di via Venero

Un materasso a due piazze consente in gettare i rifiuti in tutto relax

MONREALE, 29 maggio – Fiaccati per un faticosissimo conferimento? Provati dalle difficoltà di dover gettare la spazzatura con queste temperature già elevate? Niente paura, potete trovare sollievo durante il vostro dovere di bravi cittadini recandovi ai cassonetti di via Venero.

È lì, nei pressi dell’asilo nido “Giaccone”, che una volta si chiamava “la Maternità”, che qualcuno, forse spinto da un sentimento di altruismo, pensando alla stanchezza di chi è costretto a conferire magari sacchetti piuttosto pesanti, ha deciso di offrire un attimo di ristoro ai cittadini meno resistenti.
Ha piazzato accanto ai cassonetti un materasso a disposizione di chi si senta piuttosto provato per aver adempiuto al suo dovere civico di cittadino che smaltisce correttamente i rifiuti. Un materasso, tra l’altro, non singolo, ma a due piazze, in modo, quindi, da poter garantire eguale trattamento di relax ad eventuale coniuge.

Il fatto, per quanto apprezzabile, perché indice di grande senso del prendersi cura delle sofferenze altrui, ha creato, in verità, qualche piccolo problema alla circolazione stradale, poiché qualche altro cittadino, meno altruista di chi ha piazzato il materasso, ma di certo non meno sensibile alle problematiche sociali, ha parcheggiato per lungo tempo della mattinata di oggi la sua auto dalla parte opposta della strada, ovviamente in doppia fila (e dove sennò?), causando un impercettibile restringimento della carreggiata, che obbligava gli automobilisti a mettere la prima e passare a passo d’uomo per evitare di travolgere tutto. Roba di poco, però, Nulla in confronto al valore sociale dell’abbandono del materasso ed al suo significato che scomoda pure i concetti di welfare improvvisato, ma per questo non meno efficace.

Peccato, però, che nessuno dei vigili urbani, ammesso che siano passati, abbia visto nulla. Per multare gli autori dell’abbandono del materasso o gli automobilisti che parcheggiavano in doppia fila? Assolutamente no, anzi. Per proporli per il premio cittadino-modello e per il concorso conferimento comodo dell’anno. Prima la cortesia, ci mancherebbe…