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Marciapiedi impraticabili in via Alcide De Gasperi, necessari provvedimenti efficaci

| Sonia La Barbera | Cronaca varia

Le radici hanno da tempo distrutto la pavimentazione. LE FOTO

MONREALE, 22 luglio - In via Alcide De Gasperi il marciapiede è ormai ridotto ad un mosaico di macerie. Il suolo è andato in frantumi a causa delle radici degli alberi che, soffocate dall’asfalto, hanno spaccato il suolo circostante cercando di farsi prepotentemente spazio.

Queste radici ormai da anni crescono a dismisura e in maniera incontrollata. Poco tempo fa il Comune di Monreale ha provveduto a rimuovere i rami pericolanti e a sfoltire la chioma degli alberi che oscuravano ormai le case limitrofe, ma sul problema delle radici pare non si voglia trovare una soluzione. Questa stessa problematica si evidenzia in modo preoccupante in altri punti del paese creando disagi nella viabilità e compromettendo la sicurezza dei cittadini.
In particolare facciamo riferimento ad un tratto della Via Regione Siciliana dove, nel maggio scorso, fu proprio la deformazione del manto stradale causato dalle radici di enormi alberi cresciuti sul bordo della carreggiata, a provocare un incidente.
A monte un’adeguata progettazione degli spazi verdi avrebbe potuto evitare il fenomeno. Nella situazione attuale urge trovare soluzioni plausibile per debellare definitivamente il problema.
Una delle soluzioni proposte sarebbe quella di aumentare lo spazio a disposizione delle piante con la creazione di una piccola aree non pavimentate, magari coltivata a prato sufficientemente ampia intorno al tronco delle piante. Oppure si potrebbe optare per la rimozione dell’ asfalto rovinato e la sua sostituzione, inserendo però fra il terreno e l’asfalto una sorta di strato isolante costituito da sabbia e pietrisco. Questo creerebbe un ambiente ostile alla crescita radicale che, in questo caso, si concentrerebbe negli strati più profondi del terreno non interferendo con il manto stradale.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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