Amarcord: quando Ciampi fece visita a Monreale

Nel 2000 l’allora Capo dello Stato visitò il Duomo ed il Chiostro

MONREALE, 16 settembre – La scomparsa del presidente della Repubblica emerito, Carlo Azeglio Ciampi, avvenuta oggi, all’età di 95 anni, porta alla memoria il giorno in cui l’allora Capo dello Stato fece visita in forma privata a Monreale, accompagnato dalla moglie, la signora Franca.

Quel giorno, era il 9 giugno del 2000, Monreale accolse festosamente la visita del presidente della Repubblica, accompagnato dalla consorte e del presidente della Repubblica tedesca di allora, Johannes Rau. Fu una mattinata di festa considerato che non era frequente ( e non lo è ancora) ospitare un capo dello Stato nella nostra cittadina. Prima di lui, Re Juan Carlos di Spagna nell’ottobre 1998 e prima ancora la Regina d’Inghilterra, Elisabetta II, nel 1980.

Il resto di quel bel clima lo fecero gli splendidi monumenti della cittadina normanna. Il Capo dello Stato mostrò di gradire, dispensando sorrisi e saluti e – non era ancora l’epoca dei selfie – firmando pure qualche autografo.

La visita presidenziale iniziò alle 9.42 in punto, quando Ciampi giunse a Monreale a bordo della Lancia Kappa presidenziale di colore azzurro. Rau, invece viaggiava su un'altra Kappa grigio metallizzato. Ad accogliere i due capi di Stato c'era il sindaco di allora, Salvino Caputo, l'Arcivescovo dell'arcidiocesi monrealese, Monsignor Pio Vittorio Vigo, il clero al completo e l'amministrazione comunale, per una volta tutta compatta. Il gruppo presidenziale visitò gli splendidi mosaici della cattedrale. Al momento dell'ingresso nella basilica le canne dell'organo suonavano la marcia di Karg Elert, proposta dal maestro Marco Intravaia. Poi preludi corali di Bach, con variazioni sul tema, in onore del presidente tedesco. A far da Cicerone, Monsignor Crispino Valenziana, appartenente alla diocesi di Cefalù ed insegnante di iconografia presso le Università Pontificie di Roma. Particolarmente estasiata dalla bellezza dei monumenti la signora Franca, first lady del Quirinale, rammaricata però per non poter dedicare più tempo alla visita del Duomo normanno. Poi tutti al Chiostro dei Benedettini, attiguo alla Cattedrale, ad ammirare il colonnato a pianta quadrata. Durante le visita i due capi di Stato apposero le loro firme nei libri d'onore della Cattedrale e del Comune. L'amministrazione di Monreale regalò ai due capi di Stato due volumi inediti sul Chiostro benedettino. Quindi alle 10.30 tutti in macchina alla volta di Palermo.

Un simpatico aneddoto si verificò proprio mentre Ciampi ammirava le bellezze del colonnato del Chiostro dei Benedettini. Il presidente e la sua signora, ammirando i capitelli, stavano di spalle rispetto alle macchine fotografiche e non si mettevano mai in favore di obiettivo per farsi immortalare dai numerosi fotografi accreditati che aspettavano “l’attimo fuggente” per scattare. Fu allora che un noto fotoreporter palermitano, non si fece scrupolo di urlare a tradimento: “Presidente!”. Ciampi, assieme alla moglie, preso alla sprovvista, si girò di scatto e proprio in quel momento partì la raffica di flash che lo ritrasse quasi impaurito, tra un pizzico d’ilarità generale.

Al termine della visita il bilancio del sindaco Salvino Caputo era soddisfacente. "Abbiamo fatto di tutto per accogliere il Presidente della Repubblica nel migliore dei modi, con umiltà e con il calore della gente".