San Giuseppe Jato, il Comune non può provvedere, alla refezione scolastica ci pensano i genitori

Si sono costituiti n associazione ed affidato il servizio alla “Royal Pasti”

SAN GIUSEPPE JATO, 17 novembre – A gestire quest’anno il servizio di refezione scolastica alla scuola dell’infanzia di San Giuseppe Jato saranno i genitori. Il Comune, per problemi legati al bilancio di previsione e all’armonizzazione contabile, non potrà garantire il servizio a domanda individuale.

Ci hanno così pensato le mamme e i papà degli alunni dell’istituto comprensivo “Riccobono”. Hanno già costituito l’associazione genitori jatini ed affidato il servizio ad una ditta locale, la “Royal pasti”, che per 3 euro garantirà un primo, un secondo, frutta, acqua e posate. Previsti “sconti” per chi ha più figli che usufruiscono del servizio: 2 euro per il secondo figlio ed uno per il terzo. “Saremo anche molto attenti – assicura Luisa Vaccaro, segretaria dell’associazione – alla qualità, alla quantità e alla stagionalità dei prodotti”.

L’associazione, che ha un proprio codice fiscale, farà da committente nei confronti della ditta incaricata. I circa 200 genitori che hanno già aderito potranno acquistare i ticket due volte al mese. A guidare l’associazione “Agj” è il presidente Ivana Ales, che l’ha anche ideata. Ad seguire l’iter è stato anche il presidente del consiglio di istituto Liborio Maurizio Costanza: “Siamo consapevoli – ha detto – che potrebbe essere un meccanismo non perfetto, ma sappiamo anche che è un’esperienza unica per il nostro territorio e rappresenta un’occasione di riscatto”. A complimentarsi è il sindaco Davide Licari: “E’ un’iniziativa straordinaria anche sotto il profilo della coesione”. Il Comune, attraverso i Servizi sociali, sosterrà invece i costi per garantire la mensa anche alle famiglie che versano in condizioni economiche disagiate.

(fonte e foto: vallejatonews.it)