Monreale, appalto dei servizi legali: per il Tar non può essere affidato

Capizzi: “Valuteremo se impugnare in appello la sentenza dei giudici amministrativi”

MONREALE, 8 febbraio - Il servizio di assistenza legale al Comune non potrà essere più affidato. Secondo i contenuti della sentenza numero 334 emessa ieri dal Tar Sicilia, infatti, l'affidamento del servizio, così come prestabilito nell'apposito bando di gara, avrebbe violato i principi in tema di equo compenso e le regole di leale concorrenza.

La questione risale allo mese di febbraio dello scorso anno, quando la giunta municipale con l'obiettivo ridurre la spesa affidando a terzi, per la durata di un biennio, i servizi legali del comune di Monreale, ha conferito al dirigente dell’area Affari Generali, Giancarlo Li Vecchi, l'incarico di avviare - di concerto con il segretario generale, Domenica Ficano – la procedura selettiva ad evidenza pubblica.

L’Ordine degli avvocati di Palermo, però, ritenendo che sia i provvedimenti amministrativi, sia le modalità previste dalla gara non fossero coerenti con il vigente ordinamento e, comunque, in contrasto con il decoro della professione forense, ha impugnato gli atti innanzi al Tar Sicilia.

Il comune di Monreale, affidando l'incarico della difesa all'avvocato Mimmo Rizzuto, si è costituito in giudizio per chiedere il rigetto del ricorso, incassando in prima battuta, nel mese di giugno 2016, il diniego della sospensiva avanzata dall'Ordine degli avvocati di Palermo e disposta con un’ordinanza firmata dal presidente della Terza Sezione del Tar regionale, Solveig Coglian, che aveva al tempo stesso rinviato la discussione sul merito all'udienza nella camera di consiglio dello scorso 23 gennaio.

Ieri è stata pubblicata la sentenza definitiva con la quale i giudici palermitani del TAR, richiamando anche le disposizioni dettate dal nuovo codice degli appalti specificatamente riguardanti i cosiddetti “settori esclusi”, hanno sottolineato che per l’affidamento di servizi legali “anche sotto la soglia comunitaria, la scelta del contraente deve seguire le regole comunitarie della trasparenza, non discriminazione e pubblicità della procedura, dovendosi distinguere tra incarico occasionalmente svolto dal professionista e servizio legale esternalizzato“.

Ed ancora secondo i giudici amministrativi, con specifico riferimento all’obbligo posto in carico al professionista aggiudicatario di portare a termine, oltre la scadenza del contratto, tutte le cause instaurate “sino all’esecutività delle sentenze” e senza previsione di ulteriore compenso, avrebbe avuto come conseguenza il fatto che lo svolgimento del servizio legale – dopo il decorso del biennio – sarebbe stato di fatto destinato a rimanere senza una definizione temporale e sostanzialmente gratuito per un tempo indeterminato. Il Tar , quindi, accogliendo anche le censure prospettate dall'Ordine degli avvocati al riguardo della violazione delle specifiche norme poste a tutela dell’autonomia e del decoro della professione forense, ha annullato tutti i provvedimenti amministrativi relativi alla procedura di gara e condannato il comune di Monreale al pagamento nei confronti dei ricorrenti delle spese di lite complessivamente determinate in 1.500 euro oltre IVA e CPA.

"La vicenda – ha dichiarato a Monreale News l'avvocato incaricato della difesa dal comune di Monreale Mimmo Rizzuto - che ci ha visti impegnati è abbastanza complessa perché afferisce alla interpretazione e valutazione dei limiti della liberalizzazione delle tariffe stabilita dal decreto Bersani ed il contemperamento di tale liberalizzazione con la legislazione europea in tema di appalti pubblici e di affidamento di servizi pubblici. Secondo il TAR il bando di gara indetto dal Comune di Monreale non si armonizzerebbe con tali principi. E, però, evidente che per lo stesso TAR, che in sede di procedimento cautelare aveva rigettato la sospensiva richiesta dal Consiglio dell'Ordine assumendo la inesistenza nel bando ed in riferimento ai compensi ivi previsti, di qualsiasi lesione al decoro ed alla professionalità dell'Avvocato, la decisione si è rivelata abbastanza problematica. Il TAR – continua l'avvocato Rizzuto - ha, dunque, ritenuto di seguire il proprio recente orientamento assunto in occasione di analoga controversia in una decisione emessa verso la fine dell'anno 2016 che ha riguardato il Comune di Gela, su ricorso proposto dal relativo ordine professionale forense. Valuteremo, quanto prima – conclude il legale - se la sentenza si presta a censura ed eventualmente, di concerto, con l'amministrazione proporremo eventuale gravame alla medesima."

“Prendiamo atto delle motivazioni scritte in sentenza dai giudici amministrativi – dichiara il sindaco di Monreale Piero Capizzi – e valuteremo prestissimo, di concerto con l'avvocato Rizzuto, la proposizione di un eventuale appello. L'obiettivo che l'amministrazione continua a prefiggersi, nell'interesse della stessa collettività monrealese, è anche il contenimento della spesa pubblica. Con l'affidamento dello specifico servizio, infatti, la complessa e variegata gestione del contenzioso – conclude Capizzi - graverebbe certamente in misura inferiore sulle casse comunali, già abbastanza provate dalla situazione economica generale”.