Il turista tipo che arriva a Monreale: italiano ed alla ricerca delle bellezze artistiche

Soggiorni brevi, per poi dirigersi verso altri itinerari

MONREALE, 2 aprile – Non è semplice capire quale sia il “turista tipo” che arriva a Monreale che prenota un posto letto nelle 37 strutture ricettive tra B&B, affitta camere e case vacanze. Per questa imprenditoria, nata nella città normanna, è però estremamente importante conoscere i caratteri per poter indirizzare gli interventi nel settore, in particolare per capire quale tipo di offerta alberghiera sia necessaria.

Da una serie di studi effettuati dagli stessi operatori del settore emerge che la maggioranza dei turisti è indotta a venire a Monreale dal patrimonio artistico e dalle bellezze naturali. Sono in tanti a dichiararsi abbastanza soddisfatti per la qualità degli alloggi e delle attrezzature ma soprattutto, per l’ospitalità degli abitanti e la qualità del cibo. Quello che arriva a Monreale è dunque un turista di qualità con una cultura e un reddito tendenzialmente superiore alla media che cerca di catturare in pochi giorni il fascino della città. Il suo breve soggiorno lo soddisfa quasi sempre anche perché è più concentrato a cogliere la bontà del cibo e la bellezza dei monumenti che a capire la città ed i suoi abitanti o a fermarsi per godere la natura.

Qualche altro dato che si ottiene analizzando gli arrivi e le presenze nell’anno passato, conferma però che nei mesi di gennaio e febbraio 2017 è stato registrato un netto calo delle presenze rispetto agli stessi periodi degli anni precedenti. La comunicazione arriva da alcuni gestori di strutture ricettive, che non si spiegano cosa possa avere inciso così negativamente sull’appeal della città. Tra l’altro in un periodo, quello dei primi mesi dell’anno già storicamente fiacco. I mesi di massima ricezione sono quelli di un turismo stagionale, concentrato soprattutto nei mesi di maggio e settembre, con buoni livelli anche ad agosto, mentre le strutture arrancano nei restanti mesi dell’anno.

Viene rilevato che l’area di permanenza dei turisti che decidono di sostare per almeno una notte nella città monumentale è soprattutto domestica. Il 60 per cento è costituita da italiani. Del restante 40% sono tedeschi i maggiori estimatori delle bellezze monrealesi, seguiti da spagnoli, svizzeri, e francesi. A questa statistica sulla loro provenienza sfuggono quindi i turisti che transitano da Monreale giusto quel paio d’ore necessario ad effettuare una breve visita al duomo, per poi avviarsi verso altri itinerari.
L’estate monrealese, i concerti, le notti bianche, la Settimana di musica sacra hanno contribuito ad una crescita delle presenze con positive ripercussioni per gli esercenti della ristorazione, mentre non ne hanno tratto minimamente beneficio alberghiero e B&B, che necessitano di eventi caratterizzati da un richiamo regionale tale da spingere i visitatori ad optare per il pernottamento. Oltre alla festa del SS. Crocifisso, sono stati i tornei di scacchi, la gara di go kart svoltasi nel circuito cittadino e soprattutto la gara di Mountain Bike svoltasi all’interno del bellissimo bosco Casaboli ad avere riempito le loro camere. Ma anche l’inserimento nel percorso Unesco, spiegano gli operatori del turismo.

Per Daniele Sciortino, delegato di zona dell’ Anbba, l’associazione dei gestori di B&B e affittacamere “L’intento dell’imprenditoria non fa mistero di voler mirare ad un turismo di soggiorno con lo sguardo rivolto alla più significativa opportunità verso il museo multimediale realizzato all’interno del Complesso Guglielmo II, capace di irradiare le dovute opportunità anche a tutti i settori economici della città”.
Per il sindaco Piero Capizzi “il turismo di oggi è soprattutto investimento e come tale deve entrare in sintonia con il mondo imprenditoriale. Ed è per questo che la mia amministrazione non farà mancare le opportunità di far sostare più a lungo nella nostra Monreale attraverso richiami interessanti proiettati anche in campo internazionale”.