Grisì, si avvia a soluzione il problema della crisi idrica

Decisivo un tavolo tecnico presso la prefettura di Trapani

MONREALE, 22 aprile – Sembra avviarsi a soluzione il problema dell’approvvigionamento idrico nella frazione di Grisì, che è stato affrontato nel corso di un tavolo tecnico istituito presso la prefettura di Trapani e che ha visto coinvolti tutti gli enti interessati alla vicenda.

Per garantire l’erogazione della borgata che, dista, lo ricordiamo, poco meno di 40 chilometri dal centro abitato di Monreale, entrerà in funzione la sorgente Dammusi, appartenente alla rete idrica di Alcamo, dalla quale si diparte una condotta idrica di circa 18 chilometri, fino ai serbatoi della frazione. Dalla sorgente Dammusi come sottolinea l'assessore alle manutenzioni, Santo D'Alcamo, che ha seguito la vinceda, vengono immessi in rete circa 4,5 litri al secondo, sufficienti ad approvvigionare l’utenza di Grisì. Lungo la condotta, inoltre, sono stati installati dei misuratori che verificano la portata dell’acqua in arrivo e quella in partenza.

Il problema, purtroppo, ma questa è storia vecchia, sono le perdite lungo il percorso, così come gli appresamenti abusivi, oggetto spesso di numerosi controlli da parte delle forze dell’ordine, che hanno fatto sì che dei 4,5 litri in partenza ne arrivasse alla frazione un quantitativo assai esiguo, assolutamente insufficiente alle esigenze della popolazione di Grisì.
Il problema era stato diverse volte lamentato dai residenti, così come dalle consigliere comunali Antonella Giuliano e Rossella Pica, entrambe grisiote, che avevano a più riprese richiesto l’intervento dell’amministrazione comunale. Questa finora, da quando era scoppiata l’emergenza idrica nella frazione aveva provveduto a rifornire questa con autobotti private, per evitare l’insorgere di emergenze igienico-sanitarie.
“Il tavolo tecnico al quale abbiamo preso parte – afferma il sindaco, Piero Capizzi – ha permesso di superare le problematiche che si erano presentate. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per risolvere la situazione, in particolar modo gli operai di Grisì, Marchese, Mannino e i fratelli Siragusa, che senza guardare ad orari hanno lavorato con dedizione e professionalità”.