Monreale, ancora una fumata nera per l'assegnazione del servizio di tesoreria comunale

Si andrà avanti in regime di proroga con Unicredit

MONREALE, 7 dicembre – L'ennesima procedura di gara avviata dall'amministrazione comunale di Monreale per l'assegnazione del servizio di tesoreria è andata deserta. In attesa della pubblicazione del nuovo bando, quindi, si andrà avanti in regime di proroga.

Dopo numerosi tentativi, anch'essi privi di successo, l'ultimo termine per la presentazione delle istanze era stato fissato al 6 ottobre scorso, ma quando la commissione di gara si è riunita ha dovuto prendere atto che al protocollo comunale non era pervenuto alcun plico. La gara, mediante procedura aperta, prevedeva l'assegnazione del servizio dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2019, rinnovabile per una sola volta per un periodo massimo di due anni, per un compenso annuo posto a base d'asta di 18 mila euro.

Ora la Giunta comunale presieduta da Piero Capizzi, in considerazione del fatto che l'affidamento in concessione del servizio di tesoreria comunale è un contratto di natura obbligatoria ed indispensabile, ha approvato una ennesima proroga del servizio a Unicredit, istituto bancario che fino alla data dello scorso 31 dicembre era titolare della specifica convenzione ma che - nonostante ciò - non ha comunque ritenuto opportuno partecipare alla gara.

Cercando di interpretare la "ratio" della mancata partecipazione da parte delle banche, la questione sembra essere inevitabilmente riconducibile alla mancanza di liquidità in cui versano tutti i Comuni siciliani, non soltanto quello di Monreale. L'elemento che forse maggiormente compromette la partecipazione delle banche alle gare per espletare il servizio potrebbe essere la centralizzazione della Tesoreria alla Banca d’Italia, che può arrogare a sè tutti i patrimoni dei Comuni.

La Tesoreria dello Stato, affidata alla Banca d'Italia, infatti, provvede agli incassi e ai pagamenti relativi alla gestione del Bilancio dello Stato e, con l'introduzione della tesoreria unica, svolge anche le funzioni di banchiere degli enti locali tenuti a depositare le loro disponibilità sui relativi conti privando il sistema bancario privato, cui vengono affidati i servizi di tesoreria comunale, della relativa liquidità a vantaggio delle casse statali. Questo è il motivo principale per cui le banche, che tradizionalmente offrivano gratuitamente agli enti locali la gestione del servizio tesoreria, oggi disertano le gare che non prevedono un adeguato compenso per il servizio prestato.

Una situazione assai critica, insomma, che rischia di causare un vero e proprio collasso nella vita dei Comuni che, così facendo, non saranno più in grado di poter svolgere una gara per l’individuazione delle proprie Tesorerie e di conseguenza avere quelle anticipazioni che per l'Ente locale sono a dir poco vitali.