Di fronte alle difficoltà anche la Chiesa farà la propria parte

L’arcivescovo Pennisi incontra l’amministrazione comunale e i circoli cittadini nel corso della sua visita pastorale. LE FOTO

MONREALE, 6 febbraio – “Di fronte ad una situazione civica complessa ed alle tante difficoltà anche la Chiesa darà il suo contributo e può fare la propria parte”. Può essere forse considerato questa la sintesi del messaggio che l’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi ha voluto lanciare all’amministrazione comunale, che oggi ha incontrato in uno degli appuntamenti in calendario nella sua visita pastorale.

L’incontro si è tenuto in aula consiliare che presentava, purtroppo, numerosi banchi vuoti dal momento che tanti consiglieri comunali non hanno raccolto l’invito del presule, preferendo disertare l’incontro.
A far gli onori di casa c’erano il sindaco Piero Capizzi, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Verde, gli assessori Gery Valerio, Paola Naimi ed Alessandro Zingales, il consigliere comunale Mimmo Vittorino. “E’ importante recuperare l’identità culturale e religiosa – ha detto Pennisi – favorire i centri di aggregazione per il tempo libero, sviluppare le risorse umane e le potenzialità di questa città al meglio per renderla attrattiva verso i pellegrini e i turisti. Un segno positivo è il record degli incassi e dei visitatori lo hanno raggiunto il chiostro Santa Maria la Nuova al Duomo di Monreale gestito da un concessionario privato che è passato da 186 mila visitatori a 214 mila.

La Chiesa di Monreale oltre al suo contributo di evangelizzazione e di promozione umana ha realizzato nel territorio di Monreale vari progetti finanziati dalla Caritas con i fondi dell’Otto per mille alla Chiesa Cattolica. Bisogna impegnarsi a superare una mentalità individualistica ed assistenzialistica sviluppando una cultura dell'impresa, della cooperazione e del lavoro che prenda il posto della mentalità di chi pretende un posto garantito, ben retribuito e sicuro, anche senza "lavoro". E’ necessario – ha aggiunto – superare la mentalità mafiosa attraverso l’educazione soprattutto delle giovani generazioni ad una cultura della legalità e della socialità in vista del bene comune”.

Capizzi, dal canto suo, nel ringraziare l’arcivescovo per la “visita”, ha ribadito la disponibilità dell’amministrazione comunale e tutte le forme di collaborazione e sinergia con l’arcidiocesi per la realizzazione di iniziative sociali, ricordando il proficuo rapporto che da sempre ha caratterizzato le due istituzioni ciascuna nel rispetto del suo ruolo.
Subito dopo, il presule ha incontrato i rappresentanti dei tre principali circoli cittadini: il circolo Italia, il circolo dei combattenti e la società Guglielmo. Ad accoglierlo Claudio Burgio, presidente del circolo Italia, Geppino Pupella, in rappresentanza della società Guglielmo e Filippo Di Fazio, presidente del circolo Combattenti.

Nel corso dell’incontro è venuta fuori l’importanza dei centri aggregativi quali sono appunto i circoli, in un momento storico, in cui, soprattutto i giovani, preferiscono altre forme di aggregazione, spesso deviata.