Inaugurato a Portella della Ginestra l’affresco del Cristo Pantocratore

E l’amministrazione comunale annuncia: “Presto costruiremo anche la cappella”

PIANA DEGLI ALBANESI, 4 giugno - «Abbiamo voluto portare la vicenda di Portella della Ginestra nell'alveo della cristianità». Con queste parole il sindaco di Piana degli Albanesi, Gaetano Caramanno, ha inaugurato questa mattina l'affresco del Cristo Pantocratore, realizzato da Maria Concetta Megna, ed installato davanti il memoriale di Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotte contadine e sindacali. «Da oggi, grazie ai nostri lavori - fa notare il primo cittadino -, il sito è più bello di prima e diventa patrimonio di una memoria su cui vorremmo non dividerci».

A finanziare i lavori, con 250 mila euro, è stato nel 2003 il Ministero dei Beni culturali e paesaggisti. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di una cappella religiosa. Nel 2008, con un emendamento al piano triennale, il consiglio comunale ha però approvato la variante al progetto. Così al posto della cappella sono stati realizzati interventi di manutenzione e riqualificazione dell'area: pulitura dei manufatti commemorativi, sostituzione della staccionata esistente; canalizzazione sottotraccia dei cavi telefonici; canalizzazione delle acque piovane, pavimentazione in basole nell'area centrale all'emiciclo, dove è stata realizzata una spalliera in cemento per ospitare l'affresco in stile bizantino protetto da un vetro antisfondamento.

L'amministrazione sembra però non aver rinunciato all'idea di erigere un edificio religioso nell'area di Portella: «Oggi è la collocazione di una prima pietra della Cristianità – ha detto il presidente del consiglio comunale di Piana, Rosario Petta – ma ci auguriamo di poter costruire presto anche la cappella così come richiesto da Papas Stefano Plescia».

Alla cerimonia di benedizione tenuta dal vescovo Sotir Ferrara hanno preso parte anche il vicepresidente della Provincia Pietro Alongi, il deputato regionale del Pdl Salvino Caputo, ed i sindaci: Tonino Giammalva di San Cipirello, Giuseppe Siviglia di San Giuseppe Jato e Filippo Di Matteo di Monreale.  

Non hanno partecipato invece la Cgil e l'associazione "Le Ginestre", che raggruppa molti dei familiari delle vittime. «Se dobbiamo dividerci anche sulla scopertura di un affresco – ha commentato il sindaco - vuol dire che non abbiamo capito nulla». Per il vescovo «Cristo unisce sempre e non divide mai».

Ad animare la manifestazione sono stati gli alunni dell'istituto comprensivo "Skanderberg", che hanno eseguito canti ed inni. Al termine della cerimonia di benedizione dell'affresco si è tenuto, nei locali del museo civico "Nicola Barbato", il convegno "Portella della Ginestra: le battaglie di ieri, il valore e la memoria di oggi". Fra gli intervenuti, Pino Dicevi, Giuseppe Schirò, Carmelo Stassi e Agostino Portanova. Al termine è stata inaugurata una mostra fotografica realizzata dagli alunni della Scuola Media "Kamarda".

Con una cerimonia solenne e ufficiale è stata sancita dunque la ritrovata collaborazione fra l'amministrazione comunale e l'eparchia di Piana degli Albanesi nel ricordo delle vittime di Portella. Il mese scorso il Comune fu al centro di una polemica per l'annunciata e poi revocata inaugurazione dei lavori durante la manifestazione "Cannoli & friends". "Abbiamo spostato la data perché era giusto valorizzare lo straordinario lavoro di riqualificazione che la mia amministrazione con l'aiuto del presidente del senato Renato Schifani ha operato presso Portella", ha più volte fatto notare Caramanno.