Madonna delle Croci, un effetto particolare in occasione della processione

Apprezzata l’iniziativa del rettore del Santuario don Giovanni Vitale

MONREALE, 7 maggio – Un’inedita sorpresa ha atteso, ieri notte, i numerosi fedeli al seguito del Santissimo Crocifisso, giunti in cattedrale. Il Monte Caputo, di solito illuminato dalle luci della Madonna delle Croci, sostituite, di recente, con moderne lampade a led, era quasi del tutto al buio. In molti hanno pensato ad un guasto tecnico, ma alcune torce accese lasciavano presagire che qualcosa stesse per accadere.

Non appena, infatti, il Crocifisso ha sostato davanti al portone del municipio, il prospetto principale della chiesa si è gradualmente illuminato, lasciando visibile un grande banner raffigurante la Madonna Addolorata. L’idea è venuta a don Giovanni Vitale, rettore del santuario, per ricordare ai molti fedeli del Crocifisso, oltre ai semplici curiosi, anche non monrealesi, che sul monte Caputo si erge un tempio dedicato all’Addolorata.
“Ho voluto rendere visibile l’idea – ha spiegato don Vitale – che non può esistere il Crocifisso senza l’Addolorata, né l’Addolorata senza Crocifisso. Così quando il Simulacro arriva in piazza è come se, idealmente, guardasse alla madre; insomma, una comunicazione spirituale che non s’interrompe mai. Per trovare l’immagine da raffigurare non ho dovuto faticare molto, dal momento che ne ho trovata una lasciata in chiesa da padre Ferina”.
Fu monsignor Saverio Ferina a ripristinare al culto la chiesa, abbandonata per anni, per cui ottenne anche il Giubileo nel 2012, in occasione dei 200 anni dell’apparizione della Vergine, verificatasi il 25 marzo del 2012, al giovane Matteo Quartuccio, diventato in seguito fra Mariano. Per anni, l’evento era caduto nell’oblio, fino al Giubileo. Adesso, don Vitale si sta impegnando affinchè il santuario diventi un punto di riferimento spirituale per tutta la comunità monrealese.