Grande sinergia con la vecchia amministrazione, ma tante cose irrealizzate

Intervento del presidente dell’Associazione Commercianti di Monreale, Filippo Tusa

MONREALE, 28 maggio – Sono state tante le iniziative realizzate in sinergia con la vecchi amministrazione ma tante richieste sono rimaste inevase. Questo il senso dell’intervento del presidente dell’associazione dei commercianti di Monreale, Filippo Tusa a proposito della polemica dei giorni scorsi a proposito proprio della collaborazione con la giunta uscente e dei nuovi propositi con quella appena insediatasi.

“Non è da rinnegare la proficua collaborazione avutasi con la passata amministrazione – scrive Tusa in una nota che vuole essere chiarificatrice – con la quale in sinergia è stato possibile registrare notevoli risultati per la crescita del paese, eventi quali La Sagra del Pane, Monreale Dolcissima, Sagra del Buccellato e l'Infiorata, nonché l'attivazione della circolare e l'arredo urbano di una parte del centro storico.


Per tali risultati l'associazione ringrazia l'ex sindaco Piero Capizzi e gli assessori che si sono prodigati per la riuscita dei progetti presentati dall'ACM. Infine è doveroso un ringraziamento al Comando dei Vigili Urbani. Riteniamo, però, che una serie di richieste, siano rimaste inevase nonostante la piena disponibilità a collaborare dalla citata associazione: la riqualificazione della via Torres, l’arredo urbano, i bagni pubblici, il piano commerciale, i parcheggi, i -Fondi Europei per le imprese, la mancata partecipazione al B.I.T. di Milano, il rilancio turistico/territoriale, la segnaletica stradale.
Essendo rimaste inevase tali richieste l'associazione ha ritenuto di riproporre tali punti alla nuova amministrazione, auspicando che in tempi brevi possa muovere nuovi passi verso la realizzazione, proponendo un tavolo tecnico affinché possa essere fatto un tentativo per arginare la crisi economica che ormai sta portando al collasso le attività artigianali e commerciali del territorio. È "Insostenibile" che possiamo trascorrere altri cinque anni senza che si risollevi l'economia locale”.