Pierre Cardin e la sua tanatofobia: testimonianze dello stilista Pino Lancetti

Amarcord di 43 anni fa su un’importante esperienza professionale siciliana

Correva l’anno 1976 ed in placida compagnia di Gioacchino Briguglio, direttore commerciale dei punti vendita Cincillà, rinomate pelliccerie della Palermo-Bene, giornalista ed economista, decidemmo di dare vita ad un Consorzio di Artigianato Mediterraneo.

M’invitò a nozze perché ero innamorato dell’associazionismo economico e consortile nel mondo fantastico dell’artigianato siciliano. Avevo fatto nel 1975 un’esperienza meravigliosa come segretario provinciale della CNA-Confederazione Nazionale dell’Artigianato ed avevo promosso migliaia d’iniziative a Palermo e provincia, per la valorizzazione dei prodotti artigianali siciliani. Avevo, per la prima volta in assoluto, chiuso un accordo con l’ICE (Istituto Commercio Estero) e con 500 operatori economici giapponesi, tedeschi ed americani. Ero sulla pista di lancio, per fare decollare il mio mitico CO. AR. ME. Chiesi al mio tenero Gioacchino di coinvolgere nella nostra impresa impossibile, un grande sarto palermitano che si era formato alla mitica scuola di Pino Lancetti. Gioacchino annuì esclamando: “Vuoi nella nostra squadra Toti Ferina? Domani incontrerò Toti e ti darò buone nuove”.

Nel giro di 48 ore, il nostro Consorzio era una creatura vivente. Stipulammo l’atto notarile presso il tenero notaio Tea Pagliuso e conferimmo al maestro Pino Lancetti, la Presidenza Onoraria del CO. AR. ME. La mia pesante responsabilità giuridica e professionale, fissata nell’atto notarile, era “Direttore Tecnico del Consorzio Artigianato Mediterraneo”. Ho trascorso gli anni più duri della mia vita, nella mia folle corsa di superare tutte le barriere politiche, finanziarie, tecniche ed affermare la mia linea vincente. Non finirò mai di ringraziare i miei compagni socialisti On. G. Ventimiglia e Pietro Pizzo assessori regionali all’Industria, Commercio ed Artigianato, per avermi aiutato nel mio decollo. Nella sfilata di moda che organizzai nel 1977 a Piazza di Spagna, Pino Lancetti è stato al mio fianco fino alle 4 del mattino. Cenai con il grande stilista a Trastevere e lo interrogai a lungo su Pierre Cardin. Dopo un’estenuante cena trasteverina, Lancetti mi confessò un suo punto di vista: “Salvino, io scoppierò prima di Pierre e lui camperà cento anni, perché ha sempre avuto paura della morte e questa maledetta puttana, concederà sempre una lunga vecchiaia a chi la teme; non penso di morire giovane, ma non temo la morte!”. Pino Lancetti mi è rimasto nel cuore per la sua schiettezza e per la sua grande capacità ideativa e creativa nell’Alta Moda Sartoriale Italiana.
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