Tra musica e voce dal vivo: il concerto ''Lascia ch'io pianga'' emoziona tutti

Eseguiti i brani più noti della storia della musica classica all'interno della splendida cornice del Duomo. LE FOTO

MONREALE, 4 novembre – Si è rivelato un successo di pubblico "Lascia ch'io pianga", l'emozionante concerto tenutosi ieri sera, a partire dalla 21, all'interno il Duomo. In scena, per la prima assoluta, si sono esibiti la violinista e direttrice d'orchestra Marta Pasquini e il coro della Cantoria del Teatro Massimo, dirette dal maestro Salvatore Punturo. 

Un momento di pura e incontaminata magia, in uno spazio che trasuda sapienza, arte, misticismo e fede, poi improvvisamente inondato da una musicalità così soave e leggera da sembrare astratta. Ed ecco come, per circa un'ora e mezza, il Duomo diviene un tempio che venera note, un luogo ideale in cui religione e musica si congiungono, quasi a volersi fondere su platonico principio dell'armonia, che sottende la creazione del mondo e l'equilibrio del tutto. Queste le impressioni che gli artisti in vetrina sono riusciti a suscitare nei cuori degli spettatori che, estasiati, si lasciavano cullare dalle due voci, dialoganti anch'esse in un rapporto assolutamente simmetrico: quella del violino e quella del coro.

Del resto il titolo stesso dello spettacolo, tratto dall'omonimo brano di G.F.Handel, voleva essere un cammino dentro la storia della musica e dell'uomo, in un epoca in cui il pianto non è - come usualmente si crede - una forma di debolezza, ma la più profonda e genuina manifestazione della natura umana, fragile di fronte alla vastità del mondo e al suo ineffabile segreto. Al termine dell'esibizione hanno risuonato tra le navate interminabili applausi di congratulazione ed entusiasmo.