''Cambio rotta'', il libro di Simona Merlo: ieri la presentazione a Monreale

Partecipato evento al circolo di cultura Italia

MONREALE, 29 gennaio – Si è tenuta ieri, presso la storica sede del Circolo Cultura Italia, la presentazione del libro “Cambio Rotta”. Presente l’autrice, Simona Merlo, palermitana trapiantata in Toscana, Salvatore Campanella, il garante dei diritti dei disabili del Comune di Monreale, Salvatore Porrovecchio, lo psicoterapeuta Giovanni Ferraro e Tiziano Ferraro.

In tanti hanno partecipato all’evento il cui tema centrale è stato “La disabilità”. Ad aprire la presentazione Claudio Burgio, presidente del Circolo Cultura Italia e il sindaco Alberto Arcidiacono. Entrambi hanno ribadito l’importanza di affrontare un tema importante partendo da un libro che racconta la disabilità non come un ostacolo ma come una spinta per realizzare imprese davvero straordinarie. A ideare e coordinare l’evento Daniela Balsano.

La storia raccontata da Simona Merlo, avente come protagonista Marco Rossato, velista che riesce a circumnavigare l’Italia, a bordo di un trimarano, in compagnia del suo meticcio, ha fornito lo spunto per raccontare la storia di Salvatore Campanella e lasciare commosso il pubblico dinanzi a tanta forza e ad un sorriso disarmante che ti fa comprendere come “l’anima non è disabile e che colui che ha un perché per cui vivere può sopportare quasi ogni come”. Importanti le riflessioni di Salvo Porrovecchio, che hanno messo in evidenza aspetti tecnici legati alla disabilità e di Giovanni Ferraro il cui intervento ha sottolineato la necessità di attuare una rivoluzione culturale a partire dalle scuole e dai bambini. A concludere Tiziano Ferraro che nella musica ha trovato il modo di reagire alla sua di disabilità e si è esibito cantando “La vita è adesso” di Claudio Baglioni sottolineando, per usare le parole di Simona Merlo, come “Ogni giorno bisogna scegliere chi essere e decidere con coraggio in che modo investire il dono più prezioso che abbiamo e che nessuno potrà mai restituirci: il tempo”.

Il messaggio che si è voluto trasmettere è che disabilità non deve essere sinonimo di commiserazione, di pregiudizi, di pugni stretti, ma di risorsa piuttosto per una società come la nostra talmente tanto veloce da soffermarsi alle apparenze, perché Salvatore e Tiziano della loro di disabilità sono riusciti a farne davvero una risorsa e non soltanto per loro ma soprattutto per noi.