Randagismo, un problema a Monreale mai risolto

La denuncia è del presidente dell’associazione A.V.D.T.S. Monreale, Maurizio Patellaro

MONREALE, 3 febbraio – Nel territorio di Monreale il fenomeno del randagismo è dilagante, con branchi di cani dappertutto, cucciolate infinite, e animali incidentati che non ricevono alcun soccorso. Le sterilizzazioni da un po’ di tempo sono inesistenti e non esiste alcun controllo sul territorio.

La denuncia è del presidente dell'Associazione Volontari Difesa del Territorio Sicilia Maurizio Patellaro, che solleva il problema, soffermandosi sull’assenza di canili, rifugi, ma soprattutto sui fondi, sulle soluzioni, di utilizzo di beni confiscati, tirate fuori in periodo elettorale ma poi senza attuazione “In primis mi chiedo – scrive – e chiederei a tutte le amministrazioni che si sono susseguite, dove siano finiti i fondi regolarmente stanziati nel 2011 (130.000 euro), nel 2014 (80.000) per prevenire e arginare il fenomeno? Che fine ha fatto la struttura individuata dal Comune da adibire a presidio veterinario, con tanto di apparecchiature fornite dall’ASP e lasciate in disuso? Che fine hanno fatto le aree individuate per il randagismo a San Martino delle Scale, Portella delle Ginestre?
La Regione Siciliana – continua Maurizio Patellaro – attraverso la legge regionale 15/2000 promuove il rispetto e la protezione degli animali, e sostiene gli interventi finalizzati alla tutela della salute degli animali. Compiti dei comuni sono quelli di stipulare apposite convenzioni con le associazioni animaliste per l'affidamento dei cani randagi. Ma cosa importante istituire un ufficio per i diritti degli animali collegato all'ACRES anagrafe canina regionale.
Qualora non siano disponibili idonei rifugi sanitari pubblici, i comuni singoli o associati, possono incaricare della custodia dei cani catturati associazioni animaliste, iscritte nell'albo regionale.
Con la nostra associazione ci proponiamo dal 2018, ma senza alcun riscontro. Abbiamo manifestato interesse per l'affidamento della villa confiscata in via Adragna, e attendiamo risposte.

C'è da ricordare – dice ancora Patellaro – che la soluzione per sconfiggere il sovraffollamento di cani esiste ed è semplice, efficace ed è prevista dalla legge: la sterilizzazione degli animali. Però spesso si preferisce trovare altre "soluzioni" che hanno un costo enorme per la collettività, non risolvono il problema e finiscono per aggravarlo. In nome del denaro che favorisce un po' tutti, dal pubblico al privato, passando per le pseudo-associazioni intitolate genericamente "amici degli animali"; insomma, il malaffare con chi e come ci guadagnano”
Noi, ad ogni buon conto – conclude Maurizio Patellaro – siamo ben disposti a prestare la nostra opera e cogliamo l'occasione per rinnovare il nostro interesse, come sempre, all'amministrazione comunale".