Coronavirus, presentata all'Ars una mozione per la salvaguardia delle attività agricole

Mario Caputo (FI): Si autorizzino coltivazioni di terreni anche fuori i comuni di residenza onde evitare laumento dei prezzi, incendi e collasso economico

PALERMO, 18 aprile – “Ho presentato una mozione con carattere d'urgenza per chiedere un provvedimento dell'intera giunta di Governo che autorizzi gli agricoltori siciliani a recarsi nei loro terreni, anche se situati in comuni diversi da quello di residenza, per potere riprendere le coltivazioni, anche al fine di evitare il rischio di sanzioni, atteso che i singoli provvedimenti emessi da alcuni Amministratori potrebbero non essere condivisi dalle forze di polizia, in quanto resterebbero limitati al territorio di appartenenza”.

Così afferma l'onorevole Mario Caputo, deputato del gruppo di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana e componente della commissione Attività produttive, che unitamente al gruppo parlamentare e condiviso dal presidente Gianfranco Miccichè, ha promosso tale iniziativa rivolta al presidente Musumeci e all'assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera. “I provvedimenti adottati dal Governo nazionale e condivisi dal Governo regionale al fine di contenere la diffusione del coronavirus - continua il parlamentare - in Sicilia hanno determinano la sospensione della maggior parte delle attività produttive, con una pesantissima ricaduta all'interno del comparto agricolo, il forzato abbandono della campagna e il conseguente blocco di tutte le attività, anche di media dimensione e a conduzione familiare. Alto inoltre è il rischio di incendi a causa delle già elevate temperature. E' necessario che il Governo siciliano adotti un'ordinanza a carattere di urgenza che aldilà di sporadiche e lodevoli iniziative di singoli amministratori, assicuri un indirizzo univoco in tutto il territorio siciliano con regole certe e chiare”.

“L'agricoltura è stata duramente colpita dalle misure per contrastare il virus - conclude Caputo - con la conseguenza di vedere vanificato il duro lavoro dei mesi scorsi e il disfacimento delle coltivazioni. I prezzi dei prodotti agricoli e ortofrutticoli sono ogni giorno in continuo aumento, con grave ricaduta per i nuclei familiari costretti a impiegare risorse sempre maggiori, in un momento di gravissima crisi economica. Molti piccoli agricoltori, con il ritorno alle campagne potrebbero certamente trarre dai loro terreni quanto necessario al loro sostentamento, in un momento in cui si reimpiantano ortaggi e frutti nuovi. Tale opportunità eviterebbe anche lo stato di incoltura dei terreni con il rischio di incendi. Sarebbe il primo passo per riprendere la vita di tutti i giorni all'interno di un settore che coinvolge tutte le famiglie siciliane”.