Fase 2, da lunedì i fedeli potranno tornare a messa

Individuate però diverse misure alle quali le chiese dovranno sottostare

MONREALE, 16 maggio – Tutto pronto per la riapertura al culto delle chiese, che – come è noto – avverrà da lunedì 18 maggio. Dopo la sottoscrizione del protocollo tra il Governo nazionale e la Conferenza Episcopale Italiana, dalla prossima settimana, pur se con tante restrizioni, le messe potranno tornare ad essere celebrate in presenza dei fedeli.

Va ricordato che gli ingressi dovranno essere contingentati e sarà obbligatorio accedere con la mascherina. Non potranno entrare, inoltre, coloro che hanno una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° centigradi. Ingressi contingentati significa che nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il parroco individuerà la capienza massima dell'edificio sacro. All'ingresso ci saranno alcuni volontari o collaboratori che favoriranno l'accesso e l'uscita e vigileranno sul numero massimo di presenze consentite. In ogni caso bisognerà evitare ogni forma di assembramento.
Per distribuire la comunione il celebrante, o il ministro straordinario dell'eucaristia, dovrà igienizzare le mani e indossare i guanti e la mascherina, avendo cura di non venire a contatto con le mani dei fedeli. Si raccomanda inoltre di distinguere, ove possibile, porte di ingresso e porte di uscita, da lasciare sempre aperte, cosicché i fedeli non debbano toccare le maniglie. Nell'afflusso e nel deflusso la distanza tra i fedeli sia di un metro e mezzo. Mentre durante la celebrazione sarà sufficiente un metro.

Il protocollo raccomanda inoltre di ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, di igienizzare al termine delle celebrazioni le aule liturgiche e le sagrestie. Può essere prevista la presenza di un organista, ma non del coro. Dovranno essere omessi anche libretti per i canti e altri sussidi cartacei. Le offerte non saranno raccolte durante la celebrazione, ma depositate dai fedeli in appositi contenitori collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.
Le acquasantiere resteranno vuote e non ci si scambierà il segno della pace. Il documento chiede inoltre che si favorisca, per quanto possibile, l'accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni.
Tutte queste disposizioni si applicano anche alle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: battesimo, matrimonio, unzione degli infermi ed esequie. Le cresime sono per il momento rinviate. La confessione dovrà svolgersi in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso.
Fuori dalla porta della chiesa sarà affisso il un manifesto con l'indicazione del numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell'edificio.