''Quando torniamo a giocare? Chiedo per un amico''

Le chat del calcetto intasate di messaggi. Fabio Casamento: Siamo positivi, contiamo di ripartire già dal 15 giugno. IL VIDEO

MONREALE, 30 maggio – In principio (della pandemia) era il verbo: “smettere”, almeno per un po’. Appendere gli scarpini al chiodo, nell’attesa che tutto ritornasse alla normalità. Tanto fu lo sconforto, anche in quel caso, di dover accettare, senza fiatare, a rinunciare ad un momento idilliaco settimanale, dove, almeno per una sera – quel paio di ore, quanto bastano – ognuno di noi, aveva la possibilità di esprimersi calcisticamente lungo un rettangolo di gioco.

A distanza di quasi 3 mesi, quelle chat del calcetto che durante il corso dell’epidemia, erano diventate luogo di seminari intellettuali su tematiche inerenti al Covid-19, tornano ad essere intasate da notifiche, dove impazientemente, qualche membro del gruppo, insiste con la solita domanda: “Quando torniamo a giocare?”. Diciamocela tutta. Per noi amanti del calcio e, di conseguenza del calcetto, il giovedì sera – giorno ideale della settimana – poter dare due calci ad un pallone, è una vera e propria terapia bucolica. Oggi, a “fase 2” inoltrata e in seguito all’intervento di ieri del ministro allo Sport, Vincenzo Spadafora, a “Tg2 post”, ne abbiamo parlato insieme a Fabio Casamento, gestore del campo "Antonio Giotti" di Aquino.

Secondo quanto affermato dallo stesso Ministro, è possibile che il 15 giugno – dopo l’apertura delle saracinesche delle palestre, avvenuto lo scorso lunedì – si riparta con lo sport da contatto e dunque con il calcetto. Condizione necessaria per la ripartenza? Il bilancio positivo della curva dei contagi nei prossimi giorni e il tutto avverrà secondo indiscrezioni dei rispettivi governatori regionali.

Tanti i messaggi ricevuti, durante questo corso pandemico, da Fabio Casamento, intervistato dalla nostra redazione in rappresentanza dell’intera categoria. Il gestore del centro sportivo della frazione di Aquino positivamente confida di poter ripartire tra due settimane, DPCM permettendo. Tuttavia, sarà disposto a valutare ulteriori ipotesi per permettere a tutti gli utenti di ricominciare a svolgere attività fisica, in altre modalità, presso la medesima struttura.

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