Monreale segreta: un antico canale di scolo sepolto in bella vista

La datazione, per quanto approssimativa, si fissa intorno al '700. IL VIDEO

MONREALE, 18 agosto – Sepolto in bella vista. E' esattamente così che si descrive - quasi autonomamente - l'antichissimo canale di scolo posizionato, giusto un paio di metri al di sotto del suolo, nei pressi di Salita Gentile. Rinvenuto alla luce, dopo circa sessant'anni dall'ultimo accesso, spiega la primordiale distribuzione idrica nella cittadina normanna. 

La data è approssimativa, ma è pur sempre valida a comprendere quanta storia di celi dietro ogni singola pietra che riveste le pareti più antiche, sopravvissute alle barbare colate di cemento di circa sessant'anni fa. Da allora in avanti la porta - la cui ubicazione ci preserviamo di rivelare per motivi di sicurezza, atti a scongiurare atti di vandalismo, di cui si occuperà l'amministrazione comunale - è sempre rimasta chiusa, protetta da un catenaccio che con l'usura del tempo s'è poi divelto. Solo la curiosità di Piero Faraci, volto ben noto alla comunità monrealese per il suo attivismo e le opere di volontariato, ha riportato alla luce un luogo che, se osservato e studiato con cura, spiegherebbe realmente il funzionamento della distribuzione dell'acqua a Monreale. 

Si badi bene però. La Monreale che fruiva dell'oro blu proveniente da questo canale non aveva certamente le dimensioni che oggi, con occhio moderno, le attribuiremmo. Era la Monreale dei quartieri storici, i più antichi che ancora oggi fanno da cornice al centro storico normanno. Lo stretto cunicolo, che procede in avanti per una lunghezza complessiva di circa 50 metri, non supera l'altezza del metro e mezzo e - con l'ausilio di torce a sfidare il buio incombente - si cammina, piegati sulla schiena, fino al punto più estremo del canale, purtroppo murato. Come murati in cemento, a copertura dell'originario strato di pietre (visibile tuttavia in uno dei cunicoli trasversali che fungeva da punto di accesso per l'acqua), sono sia le pareti laterali, sia il soffitto che il pavimento. Questo, presumibilmente nient'altro che una soletta, scende forse per molti metri ancora più in basso, tale da far pensare gli studiosi che in realtà l'ubicazione reale del canale non fosse così in alto, ma molto più in profondità. 

Punto clou dell'intero canale è certamente la lastra che riveste le quattro perforazioni che dovevano servire anticamente a distribuire - attraverso un meccanismo specifico di apertura e chiusura mediante uno strumento probabilmente anche questo in metallo e piatto - l'acqua verso la zona sinistra di quella Monreale settecentesca che comprendeva tutti i quartieri limitrofi alla piazza, oppure verso la zona destra, ossia risalendo il corso Pietro Novelli.