La riqualificazione del Carmine: viene dal passato, ma guarda al futuro

Un iter lungo e laborioso che ieri è arrivato al traguardo

MONREALE, 21 novembre – La speranza (fondata) è che possa trattarsi di un punto di svolta. Di un giorno storico per tutto il quartiere, ma più in generale per l’intera città. La riqualificazione del “Carmine” rione storico del paese, darà certamente lustro e- speriamo tutti – pure occupazione.

Ieri tra sorrisi larghi, buoni propositi e fondate speranze, con immancabile foto ricordo, il via ai lavori che cambieranno il volto del quartiere, portandolo ai fasti che meriterebbe per storia, cultura e conformazione urbanistica.
Il Carmine, quindi, sarà dotato di quelle infrastrutture che finora non ha avuto. Molto più di un semplice maquillage, a cominciare dalla realizzazione di tutto il basolato, dell'illuminazione artistica e dal rifacimento di tutta la rete fognaria e dell'acquedotto. Dalla via Torres, come ha opportunamente sottolineato ieri il sindaco Alberto Arcidiacono, si verrà a creare un nuovo accesso attraverso rampe, scalinate ed elevatori che serviranno per il superamento delle barriere architettoniche. Insomma, una rivoluzione architettonica vera e propria.

Il progetto è dell’ingegnere Pietro Faraone, per un importo di 3.904.775,46 euro e trova le risorse nel “Fondo sviluppo e coesione 2014/2020 Piano per il Mezzogiorno”. L’idea ed il percorso, però, sono antichi e partono da lontano. Nascono, infatti dagli uffici tecnici del Comune quando era sindaco Toti Gullo nel 2005. L’iter, proseguito durante l’amministrazione Di Matteo (nel 2012 il Comune aveva ricevuto il decreto di finanziamento dei lavori), ha trovato lo sprint giusto nel 2016 - il sindaco era Capizzi - quando, per la verità, sembrava che l’idea fosse destinata a tramontare. In quella circostanza l’assessore regionale al Turismo dell’epoca, Cleo Li Calzi, il cui referente politico era Antonello Cracolici, in quel momento assessore all’Agricoltura, trovò un escamotage importante per la ripresa del percorso, inquadrando la zona del Carmine, come “buffer zone”, cioè come zona cuscinetto dell’area Unesco. L’idea ridiede vigore al carteggio col risultato che la Giunta regionale disse sì al progetto, inserendolo fra quelli da ammettere a finanziamento.

L’ultimo colpo di coda, altrettanto importante, è arrivato sotto l’amministrazione Arcidiacono, quella che ha tagliato il traguardo: il 17 settembre 2019 la giunta comunale ha detto sì al progetto esecutivo, per poi pubblicare il bando di gara, celebrata dall’Urega ed assegnata nei mesi scorsi, fino alla consegna dei lavori alla Coestra srl, avvenuta ieri. Adesso, quindi, siamo alla fase operativa, quella del pala e piccone. Ci saranno dei disagi inevitabili per la popolazione, tanto per i residenti, quanto - più in generale - per la circolazione, che l’amministrazione, come aveva annunciato, ci auguriamo spieghi alla cittadinanza, attraverso una conferenza stampa. Saranno, però, disagi “piacevoli” e ben ripagati, al termine dei quali il quartiere del Carmine avrà ben altro aspetto, ben altro prestigio.