Il suo impegno quotidiano, in prima linea, sempre tra la gente

Il ricordo di Tonino Russo, ex parlamentare e suo compagno di partito

Ieri, quando si è diffusa la notizia, ed oggi, alla commemorazione nell’atrio della chiesa di Santa Teresa, è stato chiaro quanto stupore e quanto dolore possa creare, nel cuore di tante persone, la morte di un uomo. Capita solo per le grandi personalità e per le persone speciali.

Salvino Mirto è stato tra queste, essendosi sempre distinto per la sua inappuntabile onestà e la profonda sensibilità umana. Anche i suoi convincimenti “ortodossi”, che difendeva come un leone e per cui poteva a volte capitare di non essere d'accordo con lui, avevano sempre il beneficio di essere dettati da sincera passione. Blaise Pascal avrebbe certamente detto che le sue erano "ragioni del cuore che la ragione non sempre comprende".
Fin da giovane ha scelto l’impegno politico e sociale, nella CGIL, nel PCI e nei suoi successivi cambiamenti: PDS, DS e PD. E la sua è stata una netta scelta di campo, portata avanti sempre a testa alta e con coerenza. Così ha dedicato gran parte della sua esistenza al servizio delle persone più umili, quelle che hanno meno e che sanno compensare la loro povertà con l'enorme dignità che si portano sulle spalle.


Nel suo impegno quotidiano, vissuto sempre in prima linea tra la gente, quei bisogni hanno avuto il privilegio di incontrare la sua umanità. Purtroppo, quella missione che ha riempito per intero la sua vita gli è stata forse anche fatale. Probabilmente, sapeva pure di correre dei rischi, ma difronte alla pandemia sociale, che impoverisce e porta alla disperazione tutti, ha fatto come i medici e gli infermieri che non si tirano mai indietro. Anche per questo esempio, portato avanti fino alla fine, gli dovremo esser sempre grati.
Invece, ingrato ed inclemente è stato il covid che lo ha colpito come un killer e che non si è accontentato di avergli strappato l’ultimo respiro. A Salvino, infatti, come ad ogni vittima di covid di questi tremendi mesi, è stata negata anche la vicinanza degli affetti più cari, le carezze e il calore della mano nella mano che spesso accompagna gli ultimi istanti di vita. Una beffa davvero disonesta: lui, che ha vissuto sempre tra la gente, da sindacalista, consigliere comunale, dirigente di partito e uomo di sinistra, se n’è andato in estrema solitudine. Un contrappasso più che disumano che proprio Salvino non avrebbe mai meritato.


Il suo popolo però non lo ha dimenticato, basta scorrere i commenti e le reazioni nei social network di queste ore o il palpabile dispiacere tra la gente che lo ha conosciuto e che ha voluto stringersi attorno alla sua famiglia ed alla comunità in cui ha sempre militato. Di certo non lo hanno dimenticato le signore delle case popolari, né quelle delle pensioni minime da adeguare o del reddito di cittadinanza o delle altre cento pratiche, che Salvino trattava sempre con grande pazienza e profondo rispetto quasi fossero persone di famiglia. Non lo hanno dimenticato i suoi assistiti maschi, quelli che chiamava per nome e con tono confidenziale e per i quali era semplicemente Sarbinu o u signò Mirtu.
Tu, Salvino, non è retorica, hai lavorato ogni giorno per i meno fortunati, sforzandoti di regalar loro un sorriso, la certezza di essere in buone mani e la sicurezza di ottenere quanto in loro diritto. Alla fine di sfiancanti turni, proprio come capita per le visite dei medici specialisti, i tuoi “parrucciani” se ne andavano dal tuo ufficio rassicurati. In fondo, incontrarti ne era valsa la pena: avevi aperto loro prospettive concrete ed alimentato speranze pronte a realizzarsi con svizzera puntualità. Forse, pensando anche a loro hai perfino fatto in tempo ad assicurare in buone mani le loro prospettive, addestrando al meglio tuo figlio Davide che adesso porta sulle spalle la tua grande eredità. Sono certo che continuerà a fare molto bene e, te lo prometto, nella sua continuità di impegno politico e sociale non sarà solo. La tua bella e salda famiglia saprà mantenersi salda e forte nel tuo ricordo. Noi, tuoi compagni di una vita, proveremo a non disperdere il tuo enorme contributo e la memoria del tuo esempio.
Ciao Salvino, ci mancheranno i tuoi ruggiti da indomito leone.