Coronavirus, 1.087 nuovi casi in Sicilia. Governo e scienziati: ''Bisogna evitare la terza ondata''

Serviranno nuove e ferree misure restrittive per evitare che i contagi aumentino in maniera esponenziale

PALERMO, 15 dicembre – Mentre all’inizio del mese di dicembre tutte le regioni italiane sono state riconvertite in zona gialla, secondo criteri non chiarissimi, adesso il Governo e gli esperti sembrano voler arretrare ancora una volta.

Questo è quanto dichiarato dal ministro della Salute, Roberto Speranza: “Il periodo che va da Natale al 6 gennaio sarà indubbiamente il più delicato, poiché caratterizzato da più spostamenti e più contatti interpersonali. Gli altri Paesi europei si stanno già attrezzando per imporre la linea del rigore, che io ho sempre auspicato, e l’Italia dovrebbe fare altrettanto”.
“È vero che le vaccinazioni partiranno a gennaio, ma le dosi non saranno subito disponibili per tutti. Se ci sarà o meno una terza ondata dipenderà da noi” ha concluso il ministro. Si è detto d’accordo anche il virologo Andrea Crisanti, che ha promosso la necessità di adottare misure restrittive efficaci nonché un preciso tracciamento dei casi per arginare la diffusione del virus. L’ipotesi di un lockdown totale nei giorni festivi, dunque, si fa sempre più concreta.
Intanto sono 1.087 i casi di Covid-19 registrati nella nostra Isola nelle ultime ventiquattro ore, a fronte di 9.086 tamponi effettuati. Il numero delle vittime e dei dimessi guariti si attestano rispettivamente a 31 e a 928 unità, mentre le persone attualmente positive sono 35.969. I ricoverati sono 1.410 in degenza ordinaria (-16) e 185 in terapia intensiva (-4 oggi). In tutta Italia sono stati riscontrati 14.844 nuovi casi di coronavirus e un nuovo, preoccupante incremento dei decessi (846 in data odierna).