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Funzionalità e decoro contro il caos degli elementi

| Domenico Prestifilippo | Cronaca varia

Lintervista esclusiva allarchitetto Giulia Pellegrino, autrice del progetto per larredo urbano del centro storico di Monreale. IL VIDEO

MONREALE, 26 gennaio – A dettare le regole del gioco, in ogni progettazione, è sempre l’esistente: un avversario tanto affascinante quanto ostico che concede però, al progettista, nobile rivale, il lusso dei suoi suggerimenti, guidandolo nella diritta via che lo porterà alla verità. L’architetto, a quel punto, dovrà necessariamente perdersi tra quegli spazi caratterizzati da una possibile inadeguata condotta, sostituendo il senso dell’udito con quello della vista, per “ascoltare” con i propri occhi l’eco di una storia che è stata già scritta. 

Questo è quanto accaduto a Giulia Pellegrino, l’architetto monrealese che col suo amore viscerale per la propria terra, ha sentito l’esigenza di realizzare un progetto per l’arredo urbano del centro storico normanno da donare ad una intera comunità. La notizia, divulgata recentemente da ogni organo di stampa locale, ha spinto la redazione di Monreale News a contattare l’autrice per approfondirne i contenuti e così, dotati di estrema curiosità e, nel rispetto delle dovute disposizioni anti-covid, siamo andati a conoscerla al civico 13 di via Garibaldi, presso il suo studio di progettazione.

Il centro storico? Spazi differenti costituiti da slarghi, importanti vie e piccole arterie, interconnessi dalla centralità delle piazze Vittorio Emanuele e Guglielmo II, lì, “dove tutto ebbe inizio”, secondo la tradizione. Il progetto? Imporre disciplina all’atteggiamento anarchico dei luoghi, “mettendo a sistema gli spazi creando dei percorsi visivi e di rimando”, attraverso l’uso regolare di elementi, discreti e mai invadenti, da reiterare in altre zone, che definiscono l’intera area di intervento.

(L'intervista esclusiva guardando il video pubblicato in basso)

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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