Dante e la Sicilia: oggi al palazzo arcivescovile letture in dialetto della Commedia

Tanti i passi messi in scena dai diversi attori, coadiuvati da musica, danza e immagini

MONREALE, 20 dicembre – Avete mai solo provato a immaginare Dante ma nel dialetto siciliano? Ebbene, oggi pomeriggio proprio questo è stato l'intento cardine della manifestazione tenutasi nella ''Sala Roma'' del palazzo arcivescovile.

Un'esperienza da definire senz'altro singolare, in quanto a molti – specialmente se appassionati e voraci lettori e studiosi del liber dantesco – potrebbe apparir quasi eccentrico, fuori dal comune, trasporre il volgare fiorentino, caposaldo della nostra cultura letteraria, nel moderno dialetto siciliano. Questo è ciò che, da ultimo nel 1923 addirittura, fece il medico misilmerese Filippo Guastella, cimentandosi ardimentosamente nella fatica non affatto scontata di rispettare versi, terzine e infine canti dell'intero componimento monumentale, ma trasposti appunto nel dialetto isolano. Questo, in definitiva, è stato anche l'oggetto delle letture odierne, messe in scena dagli attori coordinati dalla professoressa Romina Lo Piccolo. Dai più famosi e meglio conosciuti al pubblico fino ad arrivare a quelli che più di tutti rimarcano il legame che già nel testo originale si avverte con la Sicilia, la manifestazione ha sciorinato alcuni passi dei canti riscritti dal Guastella, opportunamente precedute da alcune curate introduzioni curate da giovani interpreti, riuscendo nell'intento di coinvolgere il pubblico presente.

''La Trinacria, in Dante, è una terra al limite del fantastico, ispirata dai racconti mitologici che si ripresentano nelle sue sfumature anche nella Commedia – spiega la professoressa Lo Piccolo - Dante dedica un'attezione particolare alla Sicilia, culla della scuola poetica siciliana alla corte di Federico II''. La recitazione, supportata dalla musica, ha dunque restituito ai fruitori una rilettura originale, trasposto nel dialetto siciliano nell'ottica di una universale lezione del componimento dantesco.