Cade al Canale per una buca, ottiene 22 mila euro

L'avvocato Francesco Pepe

Succede ad una donna, risarcita dal tribunale dopo un sinistro avvenuto nel 2014

MONREALE, 4 gennaio – Continuano a pesare considerevolmente sulle casse comunali le condizioni delle strade pubbliche, che causano rovinose cadute ai cittadini, che poi chiedono ed ottengono corposi risarcimenti pecuniari.

L’ultimo di questi riguarda ciò che è accaduto a C.D., una donna monrealese, vittima di una caduta lungo la via Pietro Novelli, a due passi dal “Canale”, proprio dove sorge la lapide che commemora l’assassinio del capitano Emanuele Basile.
Il giudice monocratico Elisabetta La Franca, appartenente alla terza sezione civile del tribunale di Palermo, ha condannato il comune di Monreale a risarcire la donna, difesa dall’avvocato Francesco Pepe, rifondendole la cifra di quasi 22 mila euro, oltre alle spese legali per ulteriori 3.700.

I fatti risalgono al 15 dicembre del 2014. Era quella una giornata piovosa, tanto che lungo la via Pietro Novelli una buca sul basolato, era colma d’acqua e, probabilmente per questo motivo, non visibile e comunque non segnalata. Fu allora che la donna vi incappò, mentre camminava in direzione “Canale”. La donna, che tra l’altro aveva un neonato in braccio, cadde rovinosamente a terra, procurandosi anche una serie di guai fisici, che le costarono ben 75 giorni di inabilità temporanea, dovuta proprio al sinistro.

Prima di emettere la propria sentenza, però, il giudice ha pure ascoltato la deposizione di due testimoni, che hanno entrambi confermato la versione della donna, affermando che la donna era effettivamente caduta a causa della buca non segnalata e, per questo, pericolosa.
La buca, poi, ironia della sorte, fu riparata, circa due mesi dopo il sinistro, quando, però, il danno era già stato fatto.