Coldiretti, inizio di inverno con poca pioggia, sos in Sicilia

Sull'Isola ultimi 6 mesi precipitazioni più scarse da 100 anni

PALERMO, 3 gennaio - Inizio inverno con poche piogge e con il rischio siccità in attesa di precipitazioni e neve. A preoccupare è soprattutto l'Italia centro-meridionale, dove stanno emergendo i primi sintomi di stress idrico che, accompagnati alla scarsità di neve in diversi settori dell'arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica, fanno scattare un campanello d'allarme.

 È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell'andamento climatico segnato da alte temperature e scarsità di precipitazioni. Secondo Coldiretti, la situazione è difficile ed è a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola a partire dalla Sicilia dove le precipitazioni sono state le più scarse da oltre cento anni nel secondo semestre dell'anno secondo il Servizio informativo agrometeorologico regionale che evidenzia come le province di Agrigento, Enna e Caltanissetta sono quelle che risultano penalizzate con soli 2 o massimo 4 giorni piovosi nel mese di dicembre, ma in difficoltà sono tutte le province. Gli effetti, evidenzia la Coldiretti "si fanno sentire con arance più piccole, ortaggi in sofferenza mentre salgono i costi per acquistare il fieno per alimentare gli animali".

Coldiretti ricorda i 9 eventi estremi al giorno nel 2023 con oltre 6 miliardi di danni all'agricoltura nazionale tra coltivazioni e infrastrutture con grandinate, trombe d'aria, bombe d'acqua, ondate di calore e tempeste di vento. "L'agricoltura - sostiene Prandini - è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare l'agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no Ogm". (ANSA).