Il Collegio di Maria apre le sue porte alla città

Cangelosi: "Promuovere l'aspetto culturale in vista della stagione turistica"

MONREALE, 9 aprile - Il Collegio di Maria è sempre stata un'istituzione educativa ed un punto di riferimento per la città. Tale rimane anche oggi, perché fra le sue mura ospita la scuola materna "Caterina Li Manni", una sezione della scuola elementare "Pietro Novelli" e una scuola professionale.

Il nuovo Cda, presieduto da Antonio Cangelosi, accanto alla tradizionale vocazione educativa, intende promuoverne anche l’aspetto culturale, di cui è fiore all’occhiello l’annessa chiesa della Trinità, piccolo gioiello artistico tutto ancora da scoprire, come si evince anche dalla tesi di specializzazione di una giovane storica dell’arte monrealese, Antonella Vaglica. D’intesa con la studiosa e l’assessore alla Cultura Lia Giangreco, nonché consigliere del Collegio di Maria, Cangelosi ha avviato un progetto per trasformare l’edificio in un’attrazione estiva per i turisti.

“L’obiettivo – ha spiegato il presidente – è quello di aprire la struttura alla città, con l’arrivo della stagione estiva e turistica. A partire dal nostro splendido cortile, progettato da Giovan Battista Basile, che vogliamo sia sempre visitabile. La chiave di volta del nostro progetto di promozione ruota intorno alla chiesa. È nostra intenzione formare dei giovani preparati per farne delle guide alla fruizione del complesso, così da inserire a pieno titolo il Collegio di Maria nel percorso turistico monrealese”. L’edificio fu fondato nel 1724 per volontà di Alberto Greco Carlino, un chierico dell’arcivescovado. Andarono ad abitarvi le “Collegine”, suore preposte ad impartire l’insegnamento delle arti femminili alle fanciulle. Il fratello Lorenzo continuò l’ampliamento della struttura e ultimò lo splendido prospetto di via Antonio Veneziano, purtroppo annerito dallo smog.

Della facciata fanno parte due corpi loggiati che servivano alle fanciulle e alle suore per assistere alle feste. Le due torri necessitano di un intervento di restauro che le renda agibili. Nel 1736 fu edificata la chiesa della Trinità. La creazione del Collegio, per intuizione dei fratelli Carlino, non è un evento isolato nel contesto monrealese, ma s’inserisce in quella temperie culturale che si apprestava a vivere il seminario con l’arcivescovo Francesco Testa. In quegli anni di fermento culturale, Monreale era nota come l’Atene di Sicilia per il fiorire della filosofia, della teologia, delle arti e delle lingue antiche. “Una profonda conoscenza – ha spiegato Antonella Vaglica – del mondo greco che trapela anche da alcuni particolari della chiesa della Trinità. Ad esempio, nelle quattro raffigurazioni che si trovano sulle pareti, la Natività della Vergine, la Circoncisione di Gesù, la visita a Marta e Maria e la Crocifissione, tutti soggetti che coincidono con momenti del calendario ortodosso”.