Rifiuti: pochi mezzi a disposizione, si prospetta un difficile ponte di Pasqua

Il Comune è stato diffidato dalla Regione e non può effettuare più noli "a freddo"

MONREALE, 7 aprile – Le festività pasquali si annunciano difficili, sotto il profilo della raccolta dei rifiuti che deve fare i conti con l'attuale penuria di mezzi.

Così Pasqua potrebbe essere all’insegna della spazzatura nonostante i lavoratori abbiano revocato lo stato di agitazione, ma dovranno sottoporsi ad un tour de force, per scongiurare la solita e emergenza e il solito indecente spettacolo sotto lo sguardo dei turisti. Il comune, dopo essere stato diffidato dal procedere con i noli, ha fermato la nuova gara per il nolo a freddo dei mezzi speciali, dal momento che il contratto con la Gorent, ditta aggiudicatrice del precedente, è scaduto lo scorso 31 marzo. Qualche giorno dopo, il 3 aprile, la Gorent ha ritirato tutti i mezzi. Per effettuare la raccolta in tutto il vasto territorio monrealese, all'Ato sono rimasti soltanto due autocompattatori grandi, due piccoli e due furgoni. Gli altri mezzi sono ricoverati nelle officine in attesa di riparazioni.

Qualcuno che esce è quasi subito sostituito da un altro che si rompe. Fino ad ieri, la situazione appariva sotto controllo, almeno nel centro storico. Nelle periferie, invece, la sofferenza comincia a percepirsi. In previsione del ponte pasquale, la situazione potrebbe peggiorare. «Per affrontare le festività - ha spiegato Roberto Terzo, uno dei liquidatori della società Alto Belice ambiente - è necessario organizzare un doppio turno per i pochi mezzi di proprietà dell'Ato che sono ancora nelle condizioni di circolare e, probabilmente, distrarre quelli impiegati alla differenziata per supportare il servizio Rsu, con conseguente interruzione della raccolta di cartone, plastica e vetro».

Il comune ha deciso di sospendere il nuovo nolo a freddo, dopo avere ricevuto una nota da parte del dipartimento Acqua e rifiuti, firmata dal dirigente generale Enzo Emanuele, in cui l’ente è diffidato dal procedere con le ordinanze emesse durante i giorni della grave emergenza sanitaria, scatenata dallo sciopero dei lavoratori. «Si ribadisce – si legge nella nota – che sulla base delle competenze attribuite alla società d’ambito, i comuni soci, al fine di evitare inefficienze e ritardi nella gestione del servizio, devono provvedere alla copertura del costo complessivo del servizio, versando quanto dovuto alla società d’ambito di riferimento. Per quanto esposto, si diffida il comune ad adottare immediatamente ogni provvedimento necessario, al fine di ripristinare la gestione del servizio in capo alla società d’ambito Pa 2, rendendo conforme l’azione amministrativa intrapresa alla legislazione vigente in materia di gestione integrata dei rifiuti».

La nota ha anche determinato un cambio di orientamento nei comuni soci che dovrebbero ritornare a pagare le quote societarie dovute all’Alto Belice Ambiente, piuttosto che procedere con il saldo in proprio dei vari capitoli di spesa: discarica, carburante e personale. Per Monreale, tale quota mensile supera i 500 mila euro mensili. L’ultimo stipendio che i lavoratori hanno percepito, i primi di aprile, è quello relativo al mese di febbraio, pagato con le vecchie modalità.

L’accordo raggiunto con il sindaco Filippo Di Matteo prevede che lo stipendio arretrato sia recuperato non appena possibile. Appena qualche settimana fa, il duro braccio di ferro fra i lavoratori, il comune e l’Ato aveva ridotto Monreale allo stremo, convinto alcuni turisti alla fuga e portato Monreale alla ribalta delle cronache non per le sue bellezze, ma per la spazzatura e i roghi.