Beni confiscati, in stato d'abbandono il "Tempio del Monte Jato" appartenuto al boss Agrigento

Caputo: "Una cocente sconfitta per le istituzioni"

MONREALE, 9 settembre – Versa in condizioni di abbandono e di degrado l'ex agriturismo "Tempio di Monte Jato", realizzato su un terreno confiscato al boss di San Giuseppe Jato, Giuseppe Agrigento. L'immobile, inoltre, è stato più volte vandalizzato.

Il locale, dopo l'intera ristrutturazione, era stato assegnato circa dieci anni fa dal Comune di Monreale al consorzio «Sviluppo e Legalità» ed affidato quindi alla cooperativa giovanile «Tempio di Monte Jato», che lo aveva adibito ad agriturismo. Successivamente, per vicende legate a provvedimenti di natura economica era stato revocato l'affidamento alla cooperativa e l'intera struttura era stata assegnata alla cooperativa locale «Lavoro e non solo», che nello stesso comprensorio gestisce immobili, terreni ed aziende confiscate alla mafia. La struttura attualmente é chiusa in attesa di provvedimenti annonari e sanitari e relative autorizzazioni.

A volte, come nel febbraio del 2010, è stato pure depredato dai ladri. «Una cocente sconfitta delle Istituzioni a tutti i livelli – afferma Salvino Caputo, componente della Commissione Regionale Antimafia – Ecco perché ' concordo con il direttore generale della Agenzia nazionale per i Beni Confiscati prefetto Giuseppe Caruso sulla necessità che la Regione preveda la costituzione di un fondo unico di solidarietà da destinare a enti pubblici o associazioni di volontariato che gestiscono beni confiscati alla Mafia.

La cooperativa che oggi coltiva i terreni annessi all'immobile – aggiunge Caputo – ha manifestato l'impossibilità di reperire le somme per utilizzare il prestigioso immobile che tra l' altro e' stato ristrutturato con fondo pubblici. Ho chiesto all' Assessore alla Famiglia di prorogare il bando in corso per finanziare interventi su beni confiscati al fine di consentire la partecipazione oltre alla costituzione di un fondo unico per i beni confiscati».