Pino Scalici tra cattedra, poesia e pittura: aperta la sua "personale" al Complesso Guglielmo

Ancora vivo il ricordo del professore di Lettere, a dieci anni dalla scomparsa

MONREALE, 5 aprile - L'insegnante, il pittore, il poeta, ma soprattutto l'uomo. Sono questi gli elementi che sono usciti fuori oggi pomeriggio nel corso dell'inaugurazione della mostra personale di pittura di Pino Scalici, "Immagini in itinere", allestita all'interno del Complesso Guglielmo II.

L'iniziativa fortemente voluta dai familiari e patrocinata dal Comune di Monreale, è servita a tenere vivo il ricordo di un uomo, scomparso dieci anni fa, sempre nei cuori di tanti monrealesi. Soprattutto dei suoi numerosi ex alunni. Pino Scalici, infatti, per tanti anni fu insegnante di lettere al liceo classico di Monreale, Emanuele Basile, formando diverse generazioni di ragazzi, non soltanto con l'insegnamento delle sue materie, ma andando al di là ed abbracciando tematiche di più ampio respiro.

A tracciare il ricordo di Pino Scalici c'erano tutti i familiari, a cominciare da un emozionatissimo figlio Rino, che ha moderato l'incontro. Il profilo dell'insegnante del pittore, ma soprattutto del padre di famiglia è stato tracciato da diverse persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato. Il sindaco Filippo Di Matteo ha detto come figure come quella di Scalici siano meritevoli di essere ricordate alle giovani generazioni ed in tal senso si adopererà l'amministrazione comunale. Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore alla Cultura, Lia Giangreco, che ha messo Pino Scalici tra i padri fondatori del liceo classico "Basile" di Monreale.

La storica dell'Arte, Antonella Vaglica, si è soffermata sull'aspetto prettamente artistico. Don Alfonso Cannella ha rivangato i tempi in cui Scalici era un attivissimo presidente dell'Azione Cattolica, sempre in mezzo ai giovani, sempre impegnato da dar loro dei consigli. Stefano Gorgone, ha messo l'accento sull'aspetto didattico dell'opera di Pino Scalici e del suo modo di interpretare la professione di insegnante.

Roberto Gambinoin qualità di familiare, ha sottolineato la poliedricità dell'uomo, definendolo "un artigiano della scuola", uno che con il suo lavoro, profuso in diverse discipline, ha dato un contributo alla crescita di chi lo frequentava. Enzo Ganci, infine, a nome dei numerosi ex alunni del liceo, ha tracciato un ricordo dell'aspetto umano di Pino Scalici, del suo rigore morale e del suo modo paternalistico di rapportarsi con gli alunni.

La mostra, alla quale si accede dall'Antivilla Comunale, resterà aperta fino al20 aprile.

 

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