"Nuovo mandamento", anche l'ex sindaco Toti Gullo vittima dell'estorsione: "Denunciai tutto"

Il particolare emerge dalle indagini condotte dalla DDA di Palermo

MONREALE, 8 aprile - Anche l'ex sindaco di Monreale, Toti Gullo nel mirino degli estortori? Il particolare affiora nell'ambito delle indagini relative alla vicenda del "supermandamento" mafioso di Camporeale, azzerato con l'operazione condotta all'alba di oggi dai carabinieri di Monreale.

 In questa vicenda l'ex sindaco avrebbe denunciato tutto, dopo che l'impresa edile di Monreale, il cui titolare è il figlio Ninni, avrebbe ricevuto una richiesta di "pizzo" per le attività svolte dall'impresa.

A Gullo, secondo quello che emergerebbe dalle indagini, sarebbe stata fatta esplicita richiesta di "messa a posto" per il figlio che in quel periodo stava costruendo nella cittadina un palazzo su commissione di un privato. L'ex primo cittadino racconta all'agenzia Italpress la sua esperienza e la scelta di denunciare.

"La decisione di denunciare - spiega Toti Gullo - è maturata subito. Per me non c'erano altre ipotesi da prendere in considerazione. Non c'erano altre soluzioni, davanti ad una vicenda di questo tipo. Una scelta personale e una strada intrapresa anche alla luce dell'essere stato sindaco, ovvero un rappresentante delle istituzioni. Si può non essere più in carica ma non si smette mai di essere sindaci".

Consigli da dare a chi si trova in situazioni analoghe? "Non mi sento di darne - conclude Gullo -, posso solo dire di cercare supporto anche nelle associazioni. In questi mesi, dopo avere denunciato ai carabinieri, è stato molto importante il supporto di AddioPizzo che non posso che ringraziare per quanto fatto".