Monreale città d'arte, ma anche di tanti record negativi

Duomo, mosaici e tante cose... che non vanno

MONREALE, 17 giugno - Chi l'avrebbe mai detto che Monreale, famosa per il suo duomo ed i suoi mosaici, rischia di diventare celebre per una serie di primati ai quali forse non avevamo pensato? Non soltanto, quindi, quello della più vasta superfice musiva esistente in tutto il mondo,dopo Santa Sofia. Nella nostra città si inserisce anche il primato della tassa sui rifiuti che fa pagare un aumento del 100 per cento a disoccupati e pensionati per lo sfascio progressivo dell'Ato politicizzato. Un altro primato è quello del Piano Regolatore Generale che da trent'anni conosce solamente l'assegnazione ad un commissario ad acta, restando a "marcire" sui tavoli di una stanza all'Albergo dei Poveri con le mappe del territorio. A primeggiare è un altro percorso: il fallito parcheggio a più piani pensato 7 anni fa che fa pagare ancora al bilancio comunale un milione e 700 mila euro di penale all'impresa mandata a casa , quella che avrebbe gestito Monreale per 30 anni.

Entrare nei misteri di Monreale non è facile, ma facendo un salto indietro anche sotto gli occhi di chi percorre via Spartiviolo, viene rilevata quella casa protetta per anziani , lasciata nelle mani dei vandali. Una struttura che a partire dagli anni '90 era pronta per entrare in funzione, ma da "annientare". L'altro primato è di epoca contemporanea, riferito alla perdita del finanziamento di 4,2 milioni di euro erogati dallo Stato al Comune di Monreale nel 2005 per realizzare il campo di calcio ad Aquino. Non ha avuto fortuna neppure il Cres costretto a chiudere i battenti e lasciare senza lavoro trenta giovani in un periodo in cui l'informatica impera in tutto il mondo . A Monreale no. Un Comune particolare dove sin dal 2000 si è dato il Corpo di Polizia Municipale fra i più strani d'Italia ,dove tutti comandano ma non c'è nessuno che possa obbedire. Qui tutti hanno i gradi e nessuno è soldato semplice.

E' questa la città di 38 mila abitanti che continua a non darsi uno strumento di piano traffico, come suggerisce la disposizione nazionale nel rispetto dei centri storici. In queste piazze fra le più belle d'Italia dove per ordinare un gelato devi fare i conti con le ruote delle auto appiccicate ai tavolini e respirare a pieni polmoni le marmitte, anche sulla porta delle botteghe. Mentre spesso si pensa a città come Verona ,Mantova o ad alcune cittadine umbre ,dove ci sono isole pedonali molto floride. Lì ,le amministrazioni comunali hanno fatto maggiori investimenti e oltre agli arredi hanno pensato anche a realizzare parcheggi lontani dal centro (come quelli che possiede Monreale) e a potenziare la mobilità alternativa , come autobus e bus navetta. Un candidato sindaco per le prossime consultazioni che esordisse così diventerebbe subito impopolare. Riceverebbe insulti . Ma farebbe la sua piccola rivoluzione ma sotto sotto in tanti gli saranno grati. Magari finiranno pure per rieleggerlo...