Stipendi Ato, tra i lavoratori è una "guerra fra poveri"

Ieri attimi di tensione tra operai ed amministrativi

MONREALE, 3 luglio - I soldi sul conto dell'Ato ci sono, ma gli operatori ecologici non percepiscono lo stipendio. L'arcano è presto spiegato con una sorta di ammutinamento degli impiegati amministrativi che non ci stanno più ad essere pagati per ultimi e si sono rifiutati di preparare le buste paga per i più "fortunati" colleghi.

Tutti i lavoratori sono ancora in attesa dello stipendio di maggio, ma la cifra necessaria a retribuire gli operatori ecologici è già stata accreditata, mentre quella per gli amministrativi deve ancora maturare. Il motivo è da ricercare nella modalità di gestione per centri di costo, cioè il pagamento diretto di lavoratori, discarica ed altri oneri direttamente da parte dei comuni. Gli impiegati d'ufficio, però, sono in capo ai diciassette soci dell'Ato Palermo 2 e le loro spettanze gravano in quota parte su tutti. Insomma, prima di erogare lo stipendio è necessario racimolarlo fra i diciassette sindaci.

Ieri mattina, nei locali di viale Regione Siciliana, si è svolto un animato confronto fra amministrativi ed operatori ecologici che reclamavano a gran voce la loro retribuzione, già accreditata. Una sorta di guerra fra poveri che rischia di esacerbare gli animi e peggiorare le condizioni del serivizio d'igiene urbana. Il iquidatore della società Alto Belice ambiente Roberto Terzo ha assicurato che il "blocco" delle buste paga sarà risolto già questa mattina.

"Gli amministrativi - ha spiegato il liquidatore- soffrono di più in questo sistema di pagamento per centri di costo e hanno cercato di attirare l'attenzione sulla loro situazione. È chiaro che svolgono un ruolo importante per la società ed è necessario garantire loro le retribuzioni, così come agli altri lavoratori".