La guerra all'interno dell'Asp non ferma il trasferimento: Guardia Medica in via Garibaldi

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I locali sono tutt'altro che confortevoli. LE FOTO

MONREALE, 31 luglio – Perché trasferire l'ufficio della Guardia Medica cittadina dai locali di piazzale Cirba a quelli di via Garibaldi? E' una domanda che si sono posti in tanti, soprattutto considerata la situazione logistica dei due luoghi.

A piazzale Cirba, infatti, da anni ormai sede del presidio, i locali sembrano idonei e soprattutto si trovano in un luogo in cui, giovedì mattina a parte, parcheggiare è estremamente agevole. In via Garibaldi, invece, proprio questo problema è davvero grosso. Ma non è il solo.

Da una decina di giorni, ormai, il trasferimento è avvenuto, perché l'Asp di Palermo lo ha già disposto. Ma il trasferimento è avvenuto al termine di una vera e propria guerra tra i medici che vi lavorano (Santi Caravello, Francesca Genova, Rosa Greco e Rosa Lo Monaco) ed il responsabile delle Attività Distrettuali Decentrate dell'Asp di Palermo, Francesco Sutera.Già nel maggio scorso, il 20 per la precisione, i medici avevano evidenziato con forza la non idoneità dei locali, consigliandone il rinvio, se non altro dopo una verifica ed il rispetto delle condizioni di sicurezza, che invece non sembra proprio garantito.

Al centro della questione,tra le altre cose, i bagni per i disabili, il luogo di stoccaggio dei rifiuti speciali, individuato in un armadietto metallico e la provvisoria assenza di linea Adsl, necessaria per l'invio dei certificati on line. Ragioni, queste, che non sono state ascoltate e che non hanno impedito il trasferimento del presidio. Anzi, con una nota del 17 luglio scorso, a firma del direttore del Distretto Silvio Buccellato, l'Asp ha ritenuto superate le problematiche. La situazione, comunque, sembra al centro di una partita di ping-pong, con un rimpallo di competenze, tra Sutera e Buccellato, che non giova di certo alla chiarezza.

"Ho fatto un sopralluogo - afferma il consigliere comunale Massimiliano Lo Biondo, che è intervenuto sulla vicenda ed ha scritto ai diversi soggetti interessati alla questione - e ho constatato che quei locali non sono ancora invece idonei. E me ne sono reso conto ancora maggiormente quando ho letto nel viso di alcuni utenti tutto il loro disagio di fronte a quello stato dei locali. Ho constatato personalmente che i locali igienici non rispondono pienamente alle esigenze dell'utenza e del personale; che non esiste la possibilità di stoccare i rifiuti, soprattutto quelli derivanti dai farmaci. Inoltre, sia per gli utenti che per gli operatori, non esiste alcuna possibilità di parcheggiare agevolmente".

  

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