Alla riscoperta di "Campanile Sera"

Parte la macchina organizzativa per far rivivere le imprese monrealesi del 1960

MONREALE, 17 agosto - Mantenere vivo il ricordo di uno dei momenti più gloriosi della storia contemporanea monrealese, quello di "Campanile Sera", la popolare trasmissione televisiva della Rai degli anni '60, alla quale Monreale partecipò vincendo otto puntate consecutive.

E' questo il senso dell'iniziativa partita in questi giorni per opera dell'associazione "Civitas Mediterranea", che si propone di organizzare un vero e proprio happening nei prossimi mesi, finalizzato a riscoprire un periodo di grande lustro per Monreale, che nell'estate del 1960 salì agli onori della cronaca nazionale grazie al programma televisivo condotto negli studi Rai della Fiera di Milano da Mike Bongiorno, con la partecipazione di Enzo Tortora ed Enza Sampò, che curavano i collegamenti dai paesi concorrenti.

A quella trasmissione, come ancora tanti monrealesi ricorderanno, parteciparono il dottor Giuseppe La Rosa e Benito Lorito, detto "lesto col dito", che rappresentarono Monreale, sbaragliando la concorrenza e rimandando indietro gli assalti di tante altre municipalità, che si sfidavano con domande in studio e nelle piazze ed in prove di abilità sportiva.

L'associazione "Civitas Mediterranea" ha già formalizzato richiesta di accesso alla documentazione filmata custodita nelle teche della Rai, nella speranza che queste conservino ancora materiale di quell'epoca. "Purtroppo, nella nostra ricerca, - scrive il presidente Loredana Di Gregorio - abbiamo amaramente constatato che perfino il comune di Monreale non possiede altro che poche testimonianze grafiche e fotografiche. Eppure, sarebbe logico che di questo pezzo di storia del Paese, e non intendiamo solo di Monreale ma di tutta l'Italia, si conservasse quanto di filmato esiste ancora. Peraltro, non dovrebbe essere particolarmente difficile, visto che stiamo parlando di trasmissioni televisive di grande pregio e valore storico che, senz'altro, dovrebbero essere gelosamente custodite nella teca nazionale della Rai. Per noi - aggiunge - sarebbe davvero importante poter vedere e, soprattutto, far vedere quei fotogrammi che conservano e documentano la ricchezza culturale di Monreale, che purtroppo negli ultimi decenni si è offuscata, ma che in ogni caso non è rappresentata soltanto dai monumenti arabo-normanni. Le imprese del dottor Giuseppe La Rosa e di Benito Lorito "lesto col dito" rappresentano, per noi, anche a 53 anni di distanza, motivo d'orgoglio. E, forse, lo sono anche per tutti i siciliani di Sicilia ed emigrati nelle varie regioni del mondo".