Il Tribunale dà ragione al Comune: "Non si dovranno pagare i 200 mila euro chiesti dall'Unione "Monreale Jetas"

Pagamento sulla base dei servizi e non del numero degli abitanti

MONREALE, 12 settembre - Sorride il sindaco Filippo Di Matteo: qualche giorno fa la notizia del rimborso al Comune di 1,8 milioni di euro, oggi arriva quella del risparmio di altri duecentomila. Due milioni di euro, quindi, che daranno linfa alle esangui casse del municipio.

Il risparmio odierno è determinato dalla vittoria giudiziaria nella cusa intentata sette anni fa dall'Unione dei Comuni "Monreale Jetas", che reclamava il pagamento delle quota associativa sulla base del numero degli abitanti e non dei servizi resi. Un criterio che avrebbe visto il Comune di Monreale sborsare circa 150 mila euro, più oneri e spese, arrivando, quindi, ad un totale di circa duecentomila euro.

La difesa del Comune, rappresentata all'avvocato Girolamo Rizzuto, ha sostenuto la tesi che il pagamento andava effettuato per i servizi. Con tale sentenza, pertanto, l'amministrazione non dovrà corrispondere i contributi di partecipazione. L'Unione dei Comuni, si ricordi, è un'aggregazione che vede le municipalità di Monreale, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Camopreale, dare vita ad alcune iniziativa soprattutto nel camop del turismo, dell'agricoltura e della Protezione civile.

Di Matteo, esprime soddisfazione, dopo la vittoria giudiziaria contro la Icla Costruzioni, della quale Monreale News aveva dato notizia in anteprima giovedì scorso. "La causa era stata intentata nell'anno 2006 – ha dichiarato il sindaco – dall'Unione dei Comuni Monreale Jetas, che rivendicava il pagamento della quota associativa per la partecipazione del nostro ente in funzione del numero degli abitanti dei comuni consorziati e non in funzione dei servizi resi".