Il brigadiere Giuseppe Giangrande operato di tracheotomia

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L'ospedale: "Non è in pericolo di vita, è cosciente e collaborante"

PRATO, 15 gennaio - Il brigadiere Giuseppe Giangrande è stato sottoposto oggi ad una tracheotomia. L'intervento è avvenuto all'ospedale Santo Stefano di Prato dove il carabiniere monrealese è ricoverato da più di una settimana a causa di una insufficienza polmonare. Le sue condizioni sono definite serie.

Fino a domenica 12, Giangrande è stato sedato e intubato. Stamattina, invece, si è reso necessario l'intervento di tracheotomia. Adesso i medici del reparto stanno seguendo l'evoluzione delle condizioni del paziente.
Accanto a lui la figlia Martina, che è stata sempre al capezzale del padre, come ormai da quasi nove mesi, da quella mattina del 28 aprile, quando Giangrande subì un attentato nei pressi di Palazzo Chigi per mano di Luigi Preiti.

Nel pomeriggio l'Azienda sanitaria ha spiegato che Giangrande non è in pericolo di vita ed è stato diffuso un comunicato sulle sue condizioni di salute. "In riferimento alle condizioni cliniche del brigadiere Giangrande ricoverato presso l'Ospedale Santo Stefano di Prato - si legge nel comunicato - l'Azienda comunica quanto segue: la situazione clinica è stabile. Il paziente è cosciente, orientato e collaborante. I parametri emodinamici sono stabili. Le condizioni respiratorie sono in miglioramento. In data odierna è stata effettuata una tracheotomia come preventivato già nei giorni scorsi al fine di agevolare la successiva fase di riabilitazione".