Beni confiscati, siglato il protocollo d'intesa per le start up d'impresa

Capizzi: "Da terreni improduttivi un'opportunità di sviluppo e lavoro"

PALERMO, 7 agosto - Il sindaco di Monreale Piero Capizzi, in qualità di Presidente del Consorzio Sviluppo e Legalitá, stamane ha preso parte alla conferenza per la sottoscrizione del protocollo d'intesa sul bando del Piano Giovani relativo alle start up d'impresa sui beni confiscati alla mafia.

L'incontro si è svolto nei locali della presidenza della Regione Siciliana in via Magliocco a Palermo Alla manifestazione, hanno preso parte l'assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, il presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, l'associazione nazionale Libera rappresentata da Enrico Fontana, Mauro Lusetti, presidente dell'Alleanza Cooperative Italiane e Gurrieri dell'Ufficio di Presidenza di Avviso Pubblico.

Il Consorzio Sviluppo e Legalità è sorto il 30 maggio 2000 allo scopo di consentire a otto Comuni della Provincia di Palermo (Altofonte, Camporeale, Corleone, Monreale, Piana degli Albanesi, Roccamena, San Cipirello, San Giuseppe Jato) di amministrare in forma associata e per finalità sociali i beni confiscati alla criminalità organizzata.
"L'Obiettivo principale - ha detto Capizzi - è quello di sfidare concretamente la criminalità organizzata, contribuendo a modificare, in chiave positiva, l' assetto produttivo delle aree dei Comuni coinvolti facendo nascere da terreni improduttivi confiscati ai mafiosi una opportunità di sviluppo e di lavoro per giovani disoccupati, e con questa iniziativa che ci è stata data dal Piano Giovani le cooperative sociali esistenti avranno una grande occasione di rilancio e se ne potranno anche avviare altre che contribuiranno al potenziamento economico turistico nei settori trainanti che sono quelle dell'agricoltura, del turismo e del sociale".

"Siamo la prima regione del Paese a finanziare le start up sui beni confiscati, anche aziendali, alle mafie, un segnale importante che qualifica la nostra azione di governo contro le organizzazioni criminali e a favore dello sviluppo della nostra terra – ha aggiunto l'assessore Scilabra – Sono queste le azioni di un governo che realizza per la prima volta nella storia un percorso concreto di produttività dei beni confiscati.
Mettiamo insieme i principali attori che potranno dare, sicuramente, un importante contributo al buon esito dell'iniziativa. La Regione, gli enti locali, il mondo delle cooperative e dell'associazionismo antimafia che da anni porta avanti una grande battaglia per il pieno e reale utilizzo dei beni confiscati ai mafiosi".