Problemi ancora non risolti, apprensione per il verdetto dei commissari Unesco

Indietro Palermo e Monreale, le cose vanno meglio a Cefalù

MONREALE, 21 agosto – C'è un po' di preoccupazione tra gli amministratori dei Comuni di Palermo, Cefalù e Monreale, sedi candidate a diventare patrimonio dell'Unesco, a causa dello stato di degrado di alcuni importanti monumenti.

Una condizione, che – se non dovessero arrivare opportuni provvedimenti – rischierebbe di pregiudicare fortemente il percorso di ammissione.
Forse, allo stato attuale, il sito che presenta le migliori condizioni è quello di Cefalù, alle prese con problematiche che appaiono di via di soluzione. Decisamente un passo indietro, invece, Palermo e Monreale, dove si sta lavorando per l'appuntamento di fine settembre, quando arriveranno gli ispettori Unesco, ma dove ancora le situazioni di criticità individuate da Unesco Sicilia non sono state risolte del tutto.

Per quel che riguarda Palermo, l'allarme è stato lanciato dalla soprintendente ai Bei Culturali, Maria Elena Volpes, che ha posto l'accento sulla problematica dell'eccessivo numero di cassonetti che stazionano nei pressi dei monumenti storici. Necessario, inoltre, regolamentare la presenza dei cartelloni pubblicitari abusivi, che deturpano il paesaggio e certo non giocano a favore dell'immagine della città.

Anche a Monreale non mancano gli aspetti sui quali l'amministrazione dovrà lavorare intensamente. Fra questi c'è quello delle condizioni della Panoramica, che certo non brilla per condizioni di igiene e decoro.
"Se gli Ispettori dell'Unesco dovessero arrivare oggi – afferma Salvino Caputo, ex sindaco della città, e componente del Dipartimento regionale per le Attivita' Produttive di Forza Italia – la città di Monreale verrebbe immediatamente depennata dai futuri siti Unesco. Lo stato di degrado ed abbandono in cui versa la strada Panoramica Rocca Monreale offre a turisti e visitatori uno spettacolo degradante e scoraggiante. Oltre ai rifiuti e le erbacce che oramai hanno invaso la carreggiata e i guard-rail divelti e riversati sulla strada - prosegue Caputo - le antiche e prestigiose fontane versano in condizioni di totale degrado, senza acqua e luce e infestate da rifiuti, scritte ed erbacce.

L'incuria di queste pregevoli opere d'arte si spiega soltanto con il disinteresse di chi e' preposto alla cura del patrimonio artistico di Monreale. E' chiaro - sottolinea Caputo - che per conservare questi monumenti non servono somme, ma soltanto accortezza ed ordinaria manutenzione per offrire ai turisti l'immagine di una cittadina all'altezza della sua fama e del pregio dei monumenti. Basterebbe poco, come per altro avvenuto in passato, per riattivare l'impianto di illuminazione e di erogazione idrica per trasformarli da siti degradati a monumenti di elevatissimo prestigio e interesse storico ed architettonico".