
L'opposizione punta il dito contro gli aumenti. La maggioranza replica: "Non si pagherà di più"
MONREALE, 10 settembre – Sono passate soltanto 24 ore dall'approvazione delle aliquote Tasi da parte del Consiglio comunale, ma le polemiche sono divampate presto roventi, incanalate, essenzialmente su due tesi: per l'opposizione si tratta di una "vessazione", la maggioranza replica: "non è vero niente".
I numero dicono che l’aliquota sulla quale si è attestata la Tassa sui Servizi Indivisibili è quella del 3,3 per mille sul valore catastale dell’immobile e servirà, nelle intenzioni dell’amministrazione regionale, a garantire un gettito di 350 mila euro. L’aliquota è quella massima, ma, come si era affrettato a spiegare ieri l’assessore al Bilancio Sandro Russo, non comporterà un maggiore pagamento da parte dei cittadini.
Oggi sull’argomento sono intervenuti in tanti. “Una vera e propria batosta per i bilanci delle famiglie monrealesi – ha detto in una nota il consigliere comunale, Marco Intravaia (Vivi Monreale)
Sono tanti i Comuni d'Italia che hanno preferito stabilire al minimo le aliquote, proprio al fine di evitare che i cittadini potessero essere ulteriormente e pesantemente vessati da una eccessiva pressione fiscale. L’attuale amministrazione, invece, ha scelto il massimo degli importi, dimostrando di volere utilizzare la leva fiscale come una clava e immaginando di governare sulla pelle dei cittadini e delle famiglie, mettendo loro le mani nelle tasche a qualunque costo, anche di votare una delibera in odore di illegittimità".
Antonella Giuliano, invece, consigliere di CambiAmo Monreale, parla di “tangibili i primi segni di tradimento delle promesse fatte in campagna elettorale. I nodi stanno venendo al pettine e gli assetti relativi ai ruoli di potere nella maggioranza sono ormai chiari”.
Sulle posizioni dell’amministrazione, invece, si allinea la lista “Alternativa Civica, quella che ha sostenuto la candidatura del sindaco Piero Capizzi. “Non è corretto speculare in questo modo – fa sapere Mimmo Gelsomino, vicepresidente del Consiglio comunale – Si tratta di false fornite ai cittadini, poiché sono state applicate le stesse aliquote dell’anno precedente, solo che adesso assumono nomi diversi. Siamo delle marionette, così come dive il consigliere Costantini? – aggiunge polemicamente – Anche gli altri consiglieri d’opposizione hanno votato contro le proposte di Costantini. Evidentemente siamo tutti delle marionette, tranne lui”.
L’intervento di Giuseppe Romanotto (Per Monreale), invece, evidenzia il timore di una class action da parte dei cittadini, poiché, a suo dire, si configurerebbero gli estremi per la nullità della delibera, contro la quale potrebbero fare ricorso numerosi utenti. Un convincimento fondato sulla considerazione che la delibera sulla Tasi non individua con precisione la parte da pagare spettante al proprietario dell’immobile e quella spettante all’inquilino Romanotto ha sostenuto, inoltre, che non si poteva utilizzare l'ulteriore aliquota dello 0,8 per mille per aumentare la tassazione per prima e seconda casa, così come era previsto nella delibera.
“Alla prima delibera importante che arriva in Consiglio Comunale per istituire una nuova imposta, la Tasi – afferma in una nota- il sindaco Piero Capizzi, assente durante i due giorni di dibattito in Consiglio comunale, e la Giunta municipale dimostrano impreparazione e nello stesso tempo bramosia di tasse, proponendo la massima aliquota consentita dalla legge al 3,3 per mille.
Una delibera illegittima e piena di errori. Purtroppo la maggioranza del Consiglio ha deciso ugualmente di votare la delibera esponendo il Comune ad una class action da parte dei contribuenti che potrebbe polverizzare il gettito tributario previsto. Come dovranno comportarsi i contribuenti alla scadenza del pagamento della nuova tassa? Troppo poca attenzione per una delibera importante come questa e troppo assordante il silenzio del sindaco Piero Capizzi".