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Elezione del sindaco della Città Metropolitana, polemica di 37 Comuni: “Stato confusionale della Regione”

Ogni sindaco presenterà la propria candidatura. C’è anche Monreale

PALERMO, 5 novembre – C’è anche Monreale tra i Comuni firmatari del documento che protesta contro quello che viene definito uno “stato confusionale della Regione” a proposito della prossima elezione del sindaco della città metropolitana di Palermo.

Il documento, sottoscritto, finora, da trentasette Comuni, afferma che ciascuno dei sindaci aderenti , presenterà la propria candidatura. Al termine dell’incontro i sindaci hanno rilasciato una dichiarazione congiunta. I Comuni firmatari sono i sindaci di: Alia, Altavilla Milicia, Baucina, Bisacquino, Bolognetta, Bompietro, Campofelice di Fitalia, Camporeale, Capaci, Casteldaccia, Castellana Sicula, Cefalà Diana, Cefalù, Chiusa Scalafani, Ciminna, Cinisi, Contessa Entellina, Corleone, Ficarazzi, Gangi, Giuliana, Godrano, Mezzojuso, Monreale, Isola delle Femmine, Palazzo Adriano, Palermo, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Ventimiglia di Sicilia, Villabate e Villafrati.

"In una riunione autoconvocata di sindaci che si è tenuta oggi pomeriggio a Villa Niscemi - recita la lettera - si è convenuto di dare una risposta forte alla mortificazione della dignità dei sindaci e delle amministrazioni comunali da parte del Governo, dell'Assemblea Regionale Siciliana, a tal fine in vista della scadenza per la presentazione delle candidature a sindaco metropolitano di Palermo si è convenuto che ciascun sindaco presenterà la propria candidatura per protestare nei confronti dell'attuale stato confusionale di una Regione che tiene i segretari generali e le amministrazioni comunali nell'incertezza su: legittimità costituzionale della legge, ad oggi ha ignorato l'impugnativa fatta dal Governo nazionale e non ha fornito alcuna indicazione sul metodo di svolgimento di queste elezioni, che dovrebbero rappresentare un modello alto sia dal punto di vista istituzionale che dal punto di vista politico. Stanno pervenendo altre adesioni da parte di comuni della provincia di Palermo”.