Il Consiglio comunale boccia i debiti fuori bilancio sul consorzio "Sviluppo e Legalità"

Di Matteo: "Atto altamente irresponsabile"

MONREALE, 16 marzo – Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri sera, ha bocciato la delibera relativa ai debiti fuori bilancio che servivano per pagare la quota associativa al Consorzio "Sviluppo e Legalità" degli anni 2002, 2003, 2009, 2010.

La maggioranza è andata sotto e l'opposizione ha detto di no alla delibera. La notizia non è stata presa bene dal sindaco Filippo Di Matteo, che afferma: «Credo che sia un atto di grave irresponsabilità politica, quello del Consiglio comunale. Questo comune è stato sempre all'avanguardia nel campo della lotta alla criminalità organizzata e del Consorzio Sviluppo e Legalità Monreale è stato uno dei soci fondatori».

Critico anche il vicesindaco Salvino Caputo, tra i principali artefici della nascita del Consorzio più di dieci anni fa.

«Nella battaglia, per l'affermazione della legalità nel nostro territorio, abbiamo anteposto sempre le appartenenze politiche – scrive il parlamentare regionale del Pdl - Rappresentanti istituzionali di diverse ideologie culture politiche ci siamo sempre uniti per contrastare il fenomeno mafioso al fine di riscattare la nostra terra che molte volte è stata privata dalla sua capacità di sviluppo pur possedendo grandissime potenzialità. Sul tema della legalità – ha ribadito Caputo – non esiste scontro politico, considero un gravissimo errore aver impedito alla nostra amministrazione di aderire a questo importantissimo consorzio, che negli anni ci ha consentito di gestire efficacemente per finalità, sociali, culturali ed imprenditoriali decine e decine di beni confiscati ai boss mafiosi.

Oggi su questi beni vi lavorano tantissimi giovani ed il nostro progetto è stato preso ad esempio da tantissime amministrazioni. E' assurdo che da un lato noi facciamo tanto per continuare ad assegnare beni per dare un segno tangibile della legalità e da un'altra parte si remi contro. E' chiaro che sarà riproposto l'atto deliberativo ma resta comunque il gesto negativo di un assemblea che per opposizione ha bocciato un provvedimento così importante».