Critiche della Corte dei Conti e Acquedotto Biviere: se ne parlerà al prossimo Consiglio comunale

La seduta è fissata per martedì 24 maggio alle ore 18

MONREALE, 18 maggio – Le criticità emerse dalla deliberazione della Corte dei Conti, inerenti il piano di riequilibrio del bilancio e la situazione riguardante i compensi destinati al consiglio d’amministrazione del consorzio Biviere saranno gli argomenti centrali del prossimo Consiglio comunale.

L’assemblea è stata convocata stamattina per martedì prossimo 24 maggio dal presidente del Consiglio, Giuseppe Di Verde e consterà di sette punti all’ordine del giorno.
Delle criticità evidenziate dalla magistratura contabile delle polemiche da esse scaturite ci siamo occupati a più riprese, fino ad oggi. Così come della situazione riguardante gli emolumenti da destinare ai componenti del cda dell’acquedotto consortile, contro i quali si erano schierati otto consiglieri comunali, trasversalmente schierati, che avevano chiesto che del caso si occupasse, appunto, l’assemblea municipale.

I consiglieri firmatari erano: Giuseppe Romanotto, Giuseppe La Corte, Chiara Sanfilippo, Giuseppe Guzzo, Antonella Giuliano, Marco Intravaia, Angelo Venturella e Pippo Lo Coco (attuale assessore) che si erano schierati contro l’approvazione della delibera numero 4 del 15 ottobre scorso, che reintroduceva l’indennità di funzione per il presidente ed il gettone di presenza per i componenti del suo consiglio di amministrazione.
Contrarie alla delibera anche le tre cosiddette “dissidenti” all’interno del gruppo consiliare Pd: Rossella Pica, Manuela Quadrante e Rosanna Giannetto. Anche loro avevano manifestato le loro perplessità, chiedendo che ad occuparsi della vicenda fosse il Consiglio comunale.

Completano l’ordine del giorno l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per quel che riguarda la verifica di quantità-qualità e prezzo di cessione per l’anno 2016.
Infine tre debiti fuori bilancio: uno relativo ad una sentenza riguardante il dirigente dell’Ufficio Tecnico Maurizio Busacca, uno la cooperativa Delfino ed uno il signor Antonio Badagliacca.