Rimpasto di giunta, il Pd verso l’esclusione di Zuccaro

Ieri un incontro a Palermo dei Dem. Anche Capizzi lavora alla sua lista di nomi

MONREALE, 27 settembre – Oggi potrebbe essere il giorno in cui si chiude. Quello in cui la crisi di giunta, che va avanti ormai da poco meno di un mese, potrà trovare, finalmente, una sua soluzione.

In serata il sindaco Piero Capizzi potrebbe ufficializzare i nomi dei sei assessori del suo nuovo esecutivo. In giornata è in programma un contatto proprio tra il primo cittadino ed il segretario provinciale del Pd, Carmelo Miceli, che ieri sera, fino a notte fonda, assieme al segretario organizzativo regionale dei Dem, Antonio Rubino, ha coordinato una riunione alla presenza dei maggiori rappresentati del partito monrealese, ad eccezione dell'area che fa capo a Toti Zuccaro, nella sede di via Bentivegna a Palermo.
La riunione, che ha avuto toni anche molto accesi, alla fine si è conclusa con la volontà di mettere in atto un rilancio del governo della città, ma forse non ha superato il problema della “vivibilità” all’interno del partito stesso, da tempo, ormai, dilaniato da feroci guerre di correnti.

Tanti i nomi gettati sul tappeto nel corso della riunione in una difficile operazione di equilibrio, finalizzata a garantire spazio per le varie aree del Pd e di contemplare al tempo stesso la presenza di almeno una donna, così come impone la legge.
Alla fine, e questo è forse l’aspetto politico più rilevante, la sorpresa più grossa è che fra i nomi che al momento appaiono più papabili non c’è quello del segretario dimissionario del partito cittadino Toti Zuccaro, né quello di suo fratello Ignazio, assessore uscente al Turismo. Nella lista che Miceli dovrebbe consegnare a Capizzi, però, ci sarebbe quello di Giuseppe Magnolia, di area Lupo e pertanto la stessa nella quale gravita Zuccaro. Fra i nomi sottolineati con l’evidenziatore giallo ci sarebbero pure quelli di Anselmo Ganci e Rosanna Giannetto. Per ques’ultima, che garantirebbe la quota rosa, però ci sarebbe da risolvere il problema del doppio incarico, sul quale Capizzi, a meno di ripensamenti dell’ultimora, ha però posto un veto.

Anche il sindaco, in casa sua, è alle prese con la difficile opera di quadratura del cerchio ed oggi, proprio con lo scopo di chiudere i conti, incontrerà i suoi per arrivare quindi a tirare fuori dalla tasca i tre nomi che comporranno il Capizzi 2. Al momento quelli che godono delle maggiori chances sono Giuseppe Cangemi (riconfermato), Santo D’Alcamo, primo dei non eletti nella lista di Alternativa Civica e probabilmente Nicola Taibi, che anch’egli potrebbe essere riconfermato.
Il tutto, però, come si legge spesso nei programmi degli eventi pubblici, è suscettibile di variazioni. Domani ne sapremo di più.