Siamo sicuri che l'evento di Dolce e Gabbana sia un'opportunità?

Il consigliere Gery Valerio a gamba tesa sull'appuntamento del prossimo 8 luglio

MONREALE, 27 maggio – “Se confermate, le cifre circa il pagamento di 12 mila euro di suolo pubblico e il restauro della fontana della villa, occorre seriamente interrogarsi se l'evento previsto per il prossimo 8 luglio a Monreale da parte dei famosi stilisti sia realmente un'opportunita' o un grave disagio per Monreale ed un costo ulteriore per l'asfittico bilancio comunale”.

A dichiararlo e' il consigliere comunale di Alternativa Civica Gery Valerio. “Mi rendo perfettamente conto che le tariffe per l'occupazione del suolo pubblico sono determinate dal regolamento e sono uguali per tutti indipendentemente dalla capacita' economica o dalla fama che gode a livello nazionale – dice ancora Valerio – ma concedere le piazza patrimonio dell'Unesco per circa una settimana e far gravare sul bilancio comunale i costi per la predisposizione delle varie ordinanze o per la pulizia straordinaria della citta' se non per le manutenzioni straordinarie dovute, sia un errore politico madornale.

Se si tiene conto che l'evento e' chiuso ad una lista ristretta di inviati – prosegue il consigliere comunale – che attorno alle piazze saranno montati pannelli di legno per limitarne l'accesso e i disagi che patiranno i monrealesi per le attivita' collaterali all'evento credo che per Monreale questo evento non porti nulla di positivo.
Mi sarei aspettato che da parte dell'amministrazione vi fosse la richiesta di una serie di interventi come quelli avvenuti a Napoli dove gli stessi stilisti hanno contribuito per circa 105 mila euro fra donazioni, stanziamenti per lavori straordinari ed interventi di restauro, oppure la richiesta di una serie di manifestazioni collaterali per l'estate monrealese al fine di agevolare l'economia locale ed avere una concreta ricaduta in termini occupazionali ed economici.
Evidentemente qualcuno pensa che Monreale ha necessita' di Dolce e Gabbana per essere famosa nel mondo. Se cosi' e' siamo dinanzi ad una inversione di logica piu' che ad un cambio di logica”.