Capizzi reintegra gli assessori Pd, in giunta torna il plenum

I tre rappresentanti detengono le stesse deleghe che avevano prima

MONREALE, 25 luglio – E’ stato come un colpo di spugna, grazie al quale la giunta comunale, che era senza la componente del Partito Democratico, dopo le note vicende dei giorni scorsi, è stata ricomposta. Il sindaco Piero Capizzi, pertanto, ha reintegrato i tre assessori in quota Pd, Nadia Battaglia, Filippo Madonia e Rosario Li Causi, che erano stati momentaneamente revocati e che oggi, invece, sono tornati al loro posto, esattamente lo stesso che occupavano fino a qualche giorno fa.

A Nadia Battaglia è stata assegnata la delega a Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Lavori Pubblici, Trasparenza e Comunicazione). Filippo Madonia mantiene le Attività Produttive, Urbanistica e Edilizia, Servizi Cimiteriale e Tributi. Rosario Li Causi si occuperà di Servizi Sociali, Sport e Turismo. Capizzi mantiene la delega al Personale e Bilancio comunale. Il vicesindaco Giuseppe Cangemi continuerà a ricoprire le deleghe alla Cultura, Legalità, Beni Confiscati, Igiene Urbana, Verde Pubblico, Rapporti con il Consiglio Comunale. L’assessore Santo D’Alcamo terrà i Servizi a Rete, Servizi manutenzione comunale, Patrimonio e Decentramento e il neo assessore Gery Valerio si occuperà di Polizia Municipale, Trasporti Pubblici, Protezione Civile e Società Partecipate.
“Ho preso atto – ha detto Capizzi – della posizione del commissario Antonio Rubino, che non ha esitato a schierarsi a fianco del sindaco, e del chiarimento da parte di Russo, e ho reintegrato la giunta, anche perché la città ha bisogno di risposte. È chiaro, però, che il Pd dovrà fare una sua analisi interna, poiché c’è un’area, quella Lupo, non rappresentata al momento in giunta, che si è schierata in modo chiaro nel sostenere la mia azione”.
Da qui a poco tempo, ha lasciato intendere il sindaco, potrebbe essere lui a trarre le conseguenze dall’assenza dell’area Lupo, se non sarà il Pd a farlo. Il partito locale, dopo molto tempo, resta ancora in regime commissariale.