La fronda di Intravaia e Lo Coco, in Consiglio comunale Alternativa Civica perde pezzi

I due consiglieri abbandonano la lista del sindaco e formano il gruppo “Liberi per Monreale”

MONREALE, 20 ottobre – I consiglieri comunali Salvo Intravaia, e Pippo Lo Coco abbandonano la lista “Alternativa Civica” nella quale era stati eletti alle amministrative del 2014 e aderiscono ad un nuovo gruppo “Liberi per Monreale”.

Lo hanno ufficializzato oggi con una nota lunga ed articolata, densa di polemica ed in aperta contrapposizione con il sindaco Piero Capizzi, sottolineando una serie di aspetti che, a loro dire, non sarebbero stati tenuti nella giusta considerazione dal primo cittadino.
Intravaia e Lo Coco, riguardo al comportamento che adotteranno in Consiglio, affermano che non avranno posizionni preconcette, ma che voteranno di volta in volta secondo coscienza.
“La decisione – scrivono Intravaia e Lo Coco – scaturisce da un'attenta analisi della nostra posizione all'interno del gruppo, e dal fatto che non c'è stato nessun coinvolgimento sulle scelte operate da questa amministrazione, ivi compresa la poca attenzione rivolta alle problematiche della collettività sul territorio nella loro globalità. Nessun dialogo, nessuna intesa, nessuna azione congiunta – dicono ancora – è stata posta in essere dal sindaco nei confronti e/o insieme ai consiglieri del gruppo che rappresenta.
Precisiamo che la nostra scelta odierna è maturata con profondo senso di responsabilità, coerentemente con quei valori morali, di moderazione e politici a noi sempre appartenuti, ma che non vengono messi in risalto, bensì annichiliti nel contesto politico rappresentato dallo stesso sindaco.
Il nostro impegno sindacale e poi politico, per chi ci conosce è stato sempre leale- proseguono Intravaia e Lo Coco – onesto e corretto verso tutti, ed è sempre stato appagato dalla fiducia riposta in noi dalla gente con la quale abbiamo contribuito con successo all’elezione dello stesso sindaco.
Le contrapposizioni e il muro contro muro non portano a nulla, l'irrigidimento ingiustificato non ha mai pagato e mai pagherà.
Nulla è stato posto in essere all’azione di governo condotta da un sindaco mai attento agli inviti di tutta la politica e dell’intera collettività. Inoltre, troviamo del tutto grossolano il modo con cui egli affronta le esigenze essenziali della città che, a nostro avviso, vengono prima di ogni altra cosa e meritano un’attenzione più adeguata agli obiettivi da raggiungere.
La realtà è che il primo cittadino di Monreale appare solo come un punto di divisione che genera fratture e contrapposizioni, non di omogeneità e di sintesi sotto ogni aspetto.
Nei mesi trascorsi ci siamo resi conto, con profondo disagio e malcontento – proseguono polemicamente – che nonostante l'impegno ed il lavoro profuso nel progetto in cui credevamo, il programma elettorale è stato completamente disatteso, diventando solo un mezzo per continuare a mal gestire la città. Pertanto, riteniamo trascurate le attese della gente nel rispetto di un voto teso alla ricostruzione della realtà cittadina da troppo tempo in grave sofferenza, per non parlare poi di decisioni e scelte anche importanti per la città, delle quali veniamo a conoscenza solo attraverso gli organi di stampa.
Riteniamo ancora non più tollerabile che atti preconfezionati non preceduti da confronto e condivisione giungano in aula consiliare.
Si è toccato il fondo – aggiungono – quando in occasione della nuova ricomposizione della giunta, e dopo aver fatto una infinità di comunicati, tra l’altro tutti discordanti tra di loro, aventi come punto focale dapprima la ridistribuzione delle deleghe, poi la sostituzione di qualche assessore ed infine l’azzeramento totale della giunta, il sindaco, prendendosi gioco sia dei cittadini che di chi li rappresenta in Consiglio comunale, con comunicati effettuati attraverso quotidiani on-line, informava tutti i monrealesi della revoca delle deleghe che erano state a suo tempo conferite agli assessori, dichiarando che tale provvedimento era inserito in un’ottica di rinnovamento della compagine assessoriale, e ciò al fine di avviare una forte azione di rilancio in quei settori nei quali si erano create negli anni forti criticità.
Competenza, alto profilo e limite al doppio incarico sono i punti cardine che lo stesso, in maniera assoluta, ha posto come requisito fondamentale per la composizione della nuova giunta.

Nulla di quanto dichiarato, per quanto concerne il gruppo di Alternativa Civica, alla luce delle nomine già sancite con il giuramento ufficiale dei nuovi assessori, è stato mantenuto. Il sindaco ha infatti confermato in un primo momento due dei tre assessori, ritenendoli di alto profilo e di grande competenza, mentre il terzo è stato sostituito con il primo dei non eletti già bocciato in precedenza dai cittadini come consigliere. In seguito dopo una infinità di riunioni fatte dal gruppo di Alternativa Civica circa l’opportunità di cambiare qualche altro assessore, al fine di rilanciare l’azione amministrativa di questo comune, il sindaco ha nominato il consigliere Valerio appartenente al gruppo citato senza che questo fosse stato deciso in sede di riunione, quindi non tenendo minimamente conto delle decisioni prese dai consiglieri.
Un'amministrazione comunale che pretende di trattare i consiglieri di maggioranza come servi sciocchi di un sistema che di democratico ha ormai ben poco, non è assolutamente credibile né tantomeno accettabile.
Rinnoviamo quindi il nostro impegno a lavorare nell'interesse di questa città, adoperandoci con scelte appropriate ed attente nell'ambito del ruolo cui legittimamente siamo stati votati e chiamati a partecipare all'amministrazione della nostra città, ma ci dissociamo ufficialmente dalla politica dell’attuale amministrazione.
Necessitano valutazioni giuste ma soprattutto condivise dalle forze in campo- scrivono i due consiglieri – affinché lo sforzo politico sia a vantaggio del territorio ed al servizio dei cittadini. A distanza di oltre tre anni dalla nomina non possiamo consentire che vengano calpestate e sottovalutate tutte le proposte, esortazioni, consigli e indirizzi che i sottoscritti, unitamente agli altri colleghi, hanno via via nel tempo suggerito ma, che non sono mai state prese adeguatamente in considerazione dal sindaco.
Il 2014, anno delle elezioni amministrative, è lontano molto più di quanto si possa immaginare, al pari di quanto è lontana la volontà espressa dall'elettorato verso lo stesso sindaco e l'attuale squadra che la sostiene.
Ai colleghi che decidono di rimanere nel gruppo di Alternativa Civica diciamo di aprire gli occhi nella consapevolezza che appoggiando a queste condizioni questa amministrazione, si rendono partecipi e complici dello sfascio totale della nostra cittadina.
Riguardo agli atti che in Consiglio comunale saremo chiamati a votare nella qualità di consiglieri, esprimeremo di volta in volta il nostro giudizio votando secondo libera coscienza e nell'interesse prevalente dei monrealesi, volendo sempre contribuire con il nostro impegno politico alla crescita e al benessere della nostra comunità, cosa questa che oggi stenta ad esserci.
Al sindaco – concludono – non può che andare da parte nostra l’ennesimo quanto vano invito a volersi riappropriare del suo ruolo, che possa riprendere quello che è stato previsto nel programma elettorale, che inizi ad avere rispetto istituzionale per il Consiglio, perché è solo così che potrà riavere quella fiducia del popolo monrealese e dei suoi rappresentanti democraticamente eletti in questo civico consesso”.