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Il sindaco di Monreale, Piero Capizzi

Mani in tasca ai monrealesi? Da Forza Italia solo demagogia

| Enzo Ganci | Politica

Le replica di Capizzi dopo l’affondo forzista: “Farebbero bene a confrontarsi sulle scelte politiche”

MONREALE, 27 ottobre – “Se lo scopo è quello di fare demagogia e facile populismo, allora ben vengano le dichiarazioni dei consiglieri di Forza Italia. Altrimenti, se invece, si vuole fare un’attenta analisi della situazione, non mi stupirei se i dirigenti provinciali del partito correggessero il tiro, invitando i propri esponenti locali ad evitare di affermare falsità di questo genere”.

È questa la replica che il sindaco Piero Capizzi affida a Monreale News, dopo che ieri, attraverso una nota lanciata dal gruppo consiliare azzurro e ripresa dalla stampa locale, i consiglieri comunali, Giuseppe Guzzo, Antonella Giuliano ed Angelo Venturella avevano puntato il dito contro l’invio dei conguagli riguardanti la Tari 2015 e 2016, classificandoli come aumento del tributo, parlando di provvedimenti che mettono le mani in tasca ai monrealesi.

“Da tre anni – prosegue Capizzi – cerco di amministrare questa città con equilibrio e senso di responsabilità, dovendo prendere atto, nel rispetto delle regole, del pronunciamento della Corte dei Conti ed accettando le valutazioni politiche che ciascun consigliere comunale, nell’esercizio del suo mandato, è libero di fare.
Non mi aspetto, però, affermazioni come quelle rese dai consiglieri di Forza Italia, un partito che è al governo della città, senza soluzione di continuità da circa 25 anni, e che per questo ha scritto la storia recente di Monreale, il cui giudizio tocca ai cittadini, e che dimenticano i 32 milioni di euro di disavanzo, di cui circa 14 riguardanti l’Ato, che ho trovato al momento del mio insediamento.

I conguagli contro cui si scagliano i consiglieri forzisti – dice ancora Capizzi alla nostra testata – non sono affatto un aumento dell’aliquota, che è stata innalzata l’ultima volta nel 2013, sotto la guida Di Matteo. L’aliquota è rimasta invariata e queste cartelle altro non sono che quello che avremmo dovuto pagare nel 2015 e 2016 e che in quegli anni, per mero errore, non è stato pagato. È ampiamente riscontrabile come nel 2015 e 2016 si sia pagato meno: basta controllare gli importi relativi al 2014. Ribadisco: le aliquote sono invariate. Non esiste alcuna delibera che aumenta i tributi e questo i consiglieri di Forza Italia lo sanno bene.

Da loro – è sempre il sindaco che parla – mi aspetterei un confronto, anche articolato, sulle scelte politiche e probabilmente da questo verrebbe fuori che il Comune non presenta passività relative al servizio di igiene urbana, a differenza del passato. Verrebbe fuori che ha avviato, per la prima volta nella storia di questo comune, una seria politica di raccolta differenziata, avendo il coraggio di togliere i cassonetti dalle strade. Verrebbe fuori, inoltre, che ha stabilizzato 24 precari, malgrado la difficile situazione finanziaria ereditata, che Forza Italia conosce benissimo e della quale è corresponsabile.
Probabilmente, in pieno periodo preelettorale, il partito vuol fare passare la regola del chi la spara più grossa, ma la realtà è ben altra e questo Forza Italia lo sa benissimo e fa finta di non saperlo”.

 

Studio Valerio

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· Enzo Ganci · Editoriali

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